Persona
Zegna, Aldo
- Zegna di Monte Rubello di Trivero, Aldo (altra denominazione di autorità)
- Biografia / Storia
- Aldo Zegna nacque il 28 agosto del 1920. Dopo aver frequentato il liceo classico e il Politecnico a Torino, si laureò nel 1944 con una tesi in Ingegneria Industriale Chimica. In quegli anni conobbe la futura moglie Andreina, da cui ebbe i figli Gianni (morto in età infantile), Laura, che oggi si occupa dell’Oasi Zegna, Renata, che ha ricoperti la carica di vice-presidente della Fondazione Zegna, Paolo, Amministratore Delegato e poi Presidente del Gruppo, e Andrea, architetto a Milano. Nel periodo trascorso a Torino sviluppò una forte passione per l’arte contemporanea che caratterizzò tutta la sua vita. Dall’amicizia che strinse con il critico d’arte Luigi Carluccio, nacque nel 1963 il Premio Biella per l’Incisione che, grazie alla sua capacità di coinvolgere critici di fama mondiale, si affermò presto a livello internazionale. Entrò a far parte dell’Associazione Amici Torinesi dell’Arte Contemporanea, di cui Marella Agnelli era presidente, divenne socio dell’Associazione Comitato Italiano World Monuments Fund e collezionò opere di grandi artisti, tra cui quelle di Giorgio Morandi. Nel 1944 entra nell'azione del padre, Ermenegildo, seguito l’anno successivo dal fratello Angelo. I due fratelli realizzarono l’ampliamento, l’internazionalizzazione e la diversificazione dei processi industriali, aggiungendo all’iniziale attività tessile la produzione e la distribuzione delle collezioni di abbigliamento. Dopo l'avvio della confezione nel 1967-1968, negli anni Settanta Aldo si dedicò al settore produttivo e commerciale, mentre Angelo al settore amministrativo, finanziario e al controllo delle materie prime. Negli anni Sessanta e Settanta, Aldo ritirò numerosi premi per i meriti qualitativi acquisiti dal Lanificio come fornitore per la sartoria, tra cui il premio “S. Omobono”, il premio “Cesare Tosi” e il primo Trofeo dell’Accademia Nazionale dei Sartori di cui fu nominato membro onorario. Questi riconoscimenti assunsero un valore ancora più significativo in quanto arrivarono nello stesso periodo in cui il nascente Gruppo Zegna si stava lanciando nel mondo della confezione, costituendosi dunque come un elemento concorrenziale per i sarti stessi. Aldo Zegna rivestì incarichi di alto livello nell’Unione Industriale Biellese, nell’Associazione dell’Industria Laniera Italiana ed ebbe un ruolo determinante per il rilancio di Pitti e per il Centro di Firenze per la Moda Italiana (CFMI): membro del Consiglio Generale e della Giunta del CFMI, fu consigliere di amministrazione di Pitti Immagine fino a quando gli subentrò il nipote Gildo. Nel 1986, in occasione di Pitti Uomo, gli è stato riconosciuto il premio “Pitti Uomo”, alla sua prima edizione. Nel 1982 Aldo, allora presidente del Gruppo Ermenegildo Zegna, istituisce con Beppe Croce, presidente dello Yacht Club Italiano, il Trofeo Zegna di Portofino. Le "Regate di Primavera", organizzate per venticinque edizioni all’insegna di un agonismo sano e rispettoso della natura, erano un mezzo per promuovere i valori del Gruppo, sensibilizzando il pubblico sui problemi ambientali. Nel 1985 si reca in Mongolia per l’istituire il Trofeo Cashmere, creato per stimolare la produzione di una fibra di alta qualità. Il premio, che consisteva in un piatto d’argento cesellato a mano dal rinomato artista italiano Brandimarte e in un veicolo FIAT, è stato consegnato da Aldo e dal nipote Gildo Zegna. L’anno successivo riceve il premio per il binomio impresa-cultura “Homo Faber” dall’Accademia Biella Cultura. In qualità di Presidente del Gruppo Ermenegilo Zegna, nel 1994 Aldo Zegna è nominato primo membro non allevatore della Australian Superfine Wool Growers Association per l’importante azione dell’azienda nell’incentivare la produzione di lana superfine. Aldo Zegna è stato un “umanista” che ha saputo accompagnare alle capacità imprenditoriali una notevole sensibilità culturale, impegnandosi sia sul fronte aziendale, ponendo le basi per lo sviluppo del Gruppo a livello mondiale, sia sul fronte dello sviluppo culturale, sociale e turistico del territorio biellese, a cui era profondamente legato. Si è spento il 17 giugno 2000, all’età di 79 anni, a causa di un’emorragia celebrale.
"La Repubblica" salutava così Aldo Zegna:
E' morto ieri a Biella, all' età di 80 anni, l' industriale Aldo Zegna, uno dei proprietari dell' omonimo gruppo tessile biellese, fondato dal padre Ermenegildo, a Trivero. Era stato ricoverato due giorni fa in ospedale per un' emorragia cerebrale. Laureato al Politecnico di Torino in ingegneria industriale, Aldo Zegna era contitolare, con il fratello Angelo e con le rispettive famiglie, delle aziende che fanno parte del Gruppo Ermenegildo Zegna Holditalia. Sotto la guida del padre, e con il fratello Angelo, ha collaborato fin dal 1946 alla gestione sia dell' attività industriale che delle iniziative di valorizzazione ambientale del Biellese, (l'oasi ambientale, il rimboschimento montano, la zona sciistica e residenziale di Bielmonte). Alla morte del padre Ermenegildo, i figli Aldo e Angelo hanno realizzato l' ampliamento, l' internazionalizzazione, la diversificazione delle attività industriali, aggiungendo all' iniziale attività tessile la produzione e la distribuzione delle collezioni di abbigliamento. Il gruppo Ermenegildo Zegna, a proprietà e gestione familiare, ha oggi una consistenza di prodotti e un' ampiezza di distribuzione che ne fa uno dei più importanti gruppi italiani del tessile e abbigliamento, con quasi 1.000 miliardi di lire di fatturato, di cui l' 80% conseguito all' estero, (il 40% dei prodotti vengono venduti, infatti, sul mercato americano, altrettanti su quello europeo, mentre poco meno del 20% è appannaggio del mercato asiatico). Ha oltre 4.000 dipendenti, con circa 300 punti vendita in tutto il mondo. Il patrimonio netto del gruppo è più che raddoppiato negli ultimi tre anni, passando dai 200 miliardi del 96 ai 450 dello scorso anno. Aldo Zegna aveva rivestito incarichi nella Camera di commercio e nell' Unione Industriale di Biella, nell' Associazione laniera italiana, nel Centro di Firenze per la Moda Italiana, nel Pitti Immagine, nonchè in attività culturali ed artistiche a Milano, Torino e Biella.