Ente
Borgosesia S.p.A.
- Storia istituzionale
- Da "Eco di Biella" del 18 gennaio 1979:
"Le trattative per la vendita della Borgosesia, società finanziaria controllata da Franco Schreiber e Angelo Abbondio, ci sono e sarebbero ormai quasi concluse. Lo riferisce il quotidiano economico «Il sole - 24 ore». Una conferma indiretta è venuta dallo stesso Schreiber, finanziere torinese che da alcuni anni ha progressivamente smobilitato un piccolo impero costitutito, oltre che dalla Borgosesia, anche dall'Isvim (società immobiliare) e dalla Paramatti (fabbrica di vernici e smalti). «Sono almeno cinque anni che intendiamo cedere la società», avrebbe infatti ammesso Schreiber, aggiungendo però che le offerte pervenute non erano adeguate. Circa la possibilità che ora la trattativa sia giunta alla fase finale, Schreiber si trincera dietro il più assoluto riserbo, non nega e non conferma l’operazione. In ambienti finanziari torinesi, tuttavia si dà per certo che la vendita sia ormai certa. Chi è il misterioso (forse per poco tempo ancora) compratore della Borgosesia? Sembra escluso che si tratti dell’industriale metallurgico Terruzzi, mentre un nome viene fatto con molta insisenza: è quello di Silvio Bonetti, ex assicuratore, da qualche tempo uscito dalla scena. Tra il 1971 e il 1976 Bonetti, che ha 46 anni ed è di origine svizzera, aveva messo assieme un gruppo assicurativo che comprendeva le compagnie Concordia, Cosida Intemazionale, Latina e Latina Renana. Poi si è via via liberato di tutto uscendo dal mondo assicurativo e mantenendo soltanto una piccola partecipazione nell’intercontinentale ed l stato socio in più di una iniziativa di un noto immobiliarista milanese da qualche tempo molto attivo anche in campo finanziario. Nella operazione sarebbe interessato anche questo immobiliarista, tanto che qualcuno ipotizza un nuovo accordo con Bonetti per rilevare la finanziaria di Schreiber. Si dice anche (e questo Schreiber non lo smentisce) che l'operazione ormai quasi conclusa non sia una vera e propria compravendita ma una semplice permuta. Schreiber e Abbondio, insomma, cederebbero il loro pacchetto di azioni (circa 750 mila) della Borgosesia in cambio di un'altra società. Tra le partecipazioni della finanziaria torinese in procinto di passare di mano c’è l’industria tessile Zegna Baruffa, che nel ’78 ha raggiunto i 50 miliardi di fatturato. Presidente della Borgosesia è Lamberto Jona, commercialista, figlio dell’ex presidente dell’Istituto bancario San Paolo, Luciano Jona, mentre Schreiber è vice presidente e Angelo Abbondio amministratore delegato. Nel consiglio della società c’è poi la moglie dell’agente di cambio torinese Franco Bonaccorso, operatore di fiducia di Schriber".