Persona
Degioannini, Salvatore
Data: 1840-1918
- Nascita
- Data:
- 1840
- Morte
- Luogo:
- Biella
- Data:
- 11 giugno 1918
- Biografia / Storia
- [da "La Tribuna Biellese" del 15 giugno 1918]
La morte e il testamento d'un filantropo
L'11 corrente moriva nella nostra Città il sig. Degioannini Salvatore che ha voluto conchiudere la sua proba e modesta esistenza con un atto di alta e generosa filantropia, legando cioè tutto il proprio avere — oltre mezzo milione — in parti uguali a due Enti locali bisognosi e provvidi: l’Ospedale degli Infermi ed il Ricovero di mendicità. Amministrò con zelo e rettitudine diverse Opere Pie cittadine ed ebbe l’amicizia dei buoni e degli onesti, amicizia che ebbe ai suoi funerali dimostrazione solenne ed indubbia. Inviamo sentite condoglianze alla Vedova signora Fanny Belletti, alla Sorella, mandando alla memoria del Benefattore omaggio di ammirazione e di gratitudine.
[da "Eco di Biella" del 29 luglio 2017]
"[...] Basta citare Salvatore De Giovannini, al quale è intitolata una via appena oltre il Bottalino verso il Vandorno. Nato nel 1840 e morto nel 1918 fu uomo di cospicua fortuna, ma anche grande benefattore, specialmente del “Belletti Bona.” Così come la moglie, Fanny Belletti".
Dal libro: Da ricovero di mendicità a casa di riposo. Il primo secolo di vita del «Belletti Bona» [Danilo Craveia, 2013]
1936, 17 dicembre: Al benefattore cav. Salvatore Degioannini (1844-1918), viene intitolato un padiglione (quello attualmente occupato dalla presidenza e della direzione) e dedicato un busto con lapide commemorativa nell’antico atrio di ingresso della Casa di Ricovero.
1949, 4 aprile: Alla morte di Maria Giuseppa Francesca Belletti detta “Fanny”, vedova del cav. Salvatore Degioannini (morto nel 1918), diventa attuativo il testamento del defunto marito della quale era usufruttuaria. Eredi universali del benefattore Degioannini erano stati designati tanto la Casa di Ricovero “Belletti Bona” quanto l’Ospedale degli Infermi di Biella. Tra i beni caduti in eredità e via via ceduti vi erano lo stabile di via Italia che ospitava lo storico Albergo dell’Angelo (già ceduto nel 1925), una cascina al Piazzo e l’edificio di via Marconi che, dopo l’alienazione (1951), divenne la sede della Compagnia Anonima di Assicurazione di Torino. La vendita di quest’ultimo immobile fruttò 20 milioni di lire da dividere equamente tra i due enti eredi. La signora Fanny Belletti, classe 1858, era una discendente dei coniugi Belletti primi benefattori del primitivo Ricovero di Mendicità.