Una oculata operazione finanziaria condotta sulle valute europee, poco prima dell'esilio di Napoleone, irrobustisce la consistenza patrimoniale dei Conti Cavazza di Bologna e permette il consolidarsi del Banco Cavazza.
A Felice Cavazza, che sposa Giulia Sacchetti, succede Francesco, che sposa Lina Bianconcini (figlia di Filippo Bianconcini e Carolina Zucchini), da cui ha tre figli: Filippo, Gianluigi e Alessandro.
Una parte delle carte di famiglia vengono ereditate da Filippo e conservate presso il castello di San Martino di Minerbio (Bologna) da lui posseduto.
Filippo sposa Elvira Belgrano (figlia di Luigi Belgrano e di Maria Francesca Spinola), da cui ha tre figli: Marilina, Franco e Flavia. Franco muore in Albania nel '43 durante la guerra (la madre Elvira muore di crepacuore pochi mesi dopo il figlio), la sorella Flavia non si sposerà mai.
Nel 2001 alla morte delle sorelle Marilina e Flavia, convergono sugli eredi Mori Ubaldini degli Alberti, figli della primogenita Marilina e di Guglielmo Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora, le carte fino ad allora custodite da Flavia.
Nel corso degli ultimi decenni Flavia Cavazza si occupò di rendere note attività ed azioni compiute dai membri della sua famiglia, contribuendo ad alcune attività pubbliche e promuovendo la valorizzazione di altre.
Dati e caratteristiche rilevanti sui membri della famiglia:
- Francesco Cavazza: fondazione e sostegno dell'Istituto Nazionale per i ciechi e numerose attività di carattere benemerito da lui svolte, impegno politico;
- Lina Bianconcini: contributo al sorgere del movimento Aemilia Ars; ideazione e realizzazione di un ufficio notizie per informare le famiglie sullo stato di salute dei familiari al fronte; importante presenza a Messina per soccorrere le vittime del terremoto;
- Filippo Cavazza: studi di antropologia e zoologia e libera docenza in queste materie; incarico presso l'Ufficio Colonizzazione del Governo della Tripolitania; marcato antifascismo e impegno politico; consistente aiuto fornito alla comunità ebraica bolognese durante l'occupazione nazista; pubblicazioni varie;
- Franco Cavazza: sua morte sul fronte albanese conseguenza della sua scelta, come obiettore di coscienza, di non usare armi; documenti scritti e testimonianze varie sulla sua figura.