Persona
Mario Mori Ubaldini degli Alberti
- Link esterni
- Nascita
- Luogo:
- Firenze
- Data:
- 22 novembre 1869
- Morte
- Luogo:
- Torino
- Data:
- 22 agosto 1918
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- Sottosegretario di Stato
- Data:
- 1896 - 1898
- Qualifica:
- Funzionario di Prefettura
- Data:
- 1893 - 1906
- Qualifica:
- Archivista di Stato
- Data:
- 1903
- Qualifica:
- Storico del Risorgimento Italiano
- Titolo
- Conte
Cavaliere della Legion d'Onore
Cavaliera della Corona d'Italia
- Biografia / Storia
- Mario nasce il 22 novembre 1869 a Firenze, terzo figlio di Guglielmo Mori Ubaldini degli Alberti e di Giuseppina de Rojas.
Nel 1880, a 11 anni, si trasferisce a Lione con la famiglia che attraversava allora un periodo di estreme difficoltà finanziarie ma rientra in Italia con i genitori e i fratelli Alberto e Guido per stabilirsi a Torino nel 1885 dove termina gli studi in giurisprudenza con la laurea conseguita l’11 luglio del 1892. Dall’anno successivo entrerà in Prefettura e proseguirà la carriera civile nelle amministrazioni dello Stato; nel 1896 è trasferito a Roma con l’incarico temporaneo presso il gabinetto del sottosegretario di Stato. Due anni dopo è ritrasferito alla prefettura di Torino dove raggiunge il grado di segretario di terza classe. Lavora un breve periodo tra marzo e maggio 1903 all’Archivio di Stato di Torino. Dalla scarsa documentazione esistente circa la sua carriera professionale emerge che avrà spesso problemi di salute che lo costringeranno a interromperla.
A Torino avviene anche l’incontro con Enrichetta Ferrero della Marmora, ultima discendente della famiglia piemontese, che Mario sposa il 26 aprile del 1899. L’ingresso nella famiglia La Marmora è destinato a segnare profondamente la vita di Mario.
Cultore di storia si appassiona allo studio degli archivi La Marmora, custoditi nel palazzo della famiglia della moglie a Biella e si dedica con fervore alla ricerca storica a partire dal 1906 e fino alla morte. La conoscenza acquisita con il lavoro sugli archivi La Marmora ne farà un esperto di storia del Risorgimento tanto che prenderà parte a numerose iniziative accademiche ed editoriali di rilievo nazionale.
Molto preziosa sarà la sua opera dal punto di vista archivistico, infatti progetta e realizza il riordino del grande archivio La Marmora avvalendosi della collaborazione dell’archivista Filiberto Vagina d’Emarese e lasciando una grande quantità di note e rinvii a documenti dispersi in altri archivi e biblioteche pubbliche o private. La morte prematura gli impedirà di svolgere un analogo lavoro di riordino degli archivi della sua famiglia, Alberti e Mori Ubaldini: questi archivi la cui esistenza era ignota, saranno poi oggetto di riordino dopo il 1990 (vedi scheda Centro Studi Generazioni e Luoghi). Mario ed Enrichetta nel 1910 realizzarono degli interventi di riqualificazione del portico d’ingresso di Palazzo La Marmora, in quell’occasione collocarono una Madonna toscana proveniente dall’Oratorio di Santa Maria alle Grazie; con questo gesto Mario da un lato si mette in ideale continuità con quel Iacopo che nel 1300 aveva fondato la cappella fiorentina e con suo padre Guglielmo che aveva provveduto al restauro nel 1874, dall’altro pensa al futuro della famiglia nata dalla sua unione con Enrichetta.
Mario Mori Ubaldini degli Alberti appoggia inoltre con grande dedizione le opere sociali della suocera, Maria Luisa Ferrero della Marmora, e presenzia spesso accanto a lei alle cerimonie pubbliche in onore dei generali La Marmora. La sua azione sarà determinante per fare del rientro della salma di Alessandro La Marmora dalla Crimea nel 1911 un evento di grande impatto mediatico sui giornali nazionali dell’epoca.
Con Enrichetta avrà tre figli: Giulio nasce il 20 febbraio del 1904 e morirà di polmonite a Frascati nel 1920, Raffaella (1910-1978) che diventerà suora missionaria e Guglielmo (1900-1964) che diventerà un noto scrittore e intellettuale multiforme. Da Guglielmo discendono gli attuali eredi: Giulia Benedetta, Natalia e Francesco.
Mario muore a 49 anni dopo una breve malattia il 22 agosto 1918 nella villa “Il palazzo” al Gerbido Torinese ed è sepolto a Torino nella cappella di famiglia.
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Torino
- Luogo:
- Roma
- Luogo:
- Biella
- Luogo:
- Firenze
- Cariche e funzioni
- Qualifica:
- Socio della Società di Archeologia e Belle Arti di Torino
- Date:
- 1906
- Qualifica:
- Membro del Consiglio Direttivo Piemontese della Società Nazionale del Risorgimento
- Date:
- 1909
- Qualifica:
- Socio Corrispondente della Regia Deputazione di Storia Patria
- Date:
- 1910
- Qualifica:
- Membro del Consiglio Direttivo del Museo Nazionale del Risorgimento di Torino
- Date:
- 1914