Persona
Cavazza, Francesco
- Link esterni
- Nascita
- Luogo:
- Bologna
- Data:
- 08 settembre 1860
- Morte
- Luogo:
- Bologna
- Data:
- 15 novembre 1942
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- Imprenditore
- Qualifica:
- Storico
- Qualifica:
- Politico
- Nazionalità
- Italiana
- Titolo
- Conte
- Biografia / Storia
- Nacque a Bologna l'8 sett. 1860 da Felice e da Giulia Sacchetti.
Terminati gli studi di giurisprudenza, il padre gli affidò l'amministrazione delle tenute che componevano il grande patrimonio terriero della famiglia.
Nel 1885 sposò la contessa Lina Bianconcini.
L'antico castello di San Martino in Soverzano (nel comune di Minerbio), acquistato nel 1882, e il nuovo palazzo di città di Via Farini divennero, negli anni intorno alla fine del secolo, luoghi di incontri periodici tra gli uomini più rappresentativi della cultura bolognese. A. Rubbiani, G. Carducci, E. Panzacchi, A. Murri, G. Ciamician, A. Righi e altri ancora si ritrovavano a discutere di problemi artistici, di questioni letterarie e scientifiche.
Interessato alla storia della propria città, delle sue istituzioni culturali e del suo patrimonio artistico, si impegnò nello studio delle origini dell'università e di alcuni dei principali monumenti cittadini, e promosse una serie di iniziative concrete, volte alla conservazione e al restauro di chiese e palazzi bolognesi. Tra queste, il Comitato per i restauri di S. Francesco e il Comitato per Bologna storico-artistica.
Gli sventramenti e le demolizioni che agli inizi del nuovo secolo avvennero nel centro urbano, colpirono soprattutto la popolazione più povera che vi risiedeva respingendola ai margini della città. Il Cavazza cosciente della situazione diede vita a iniziative benefiche quali il Comitato permanente di beneficenza cittadina: la questione della capacità e, soprattutto, della volontà di lavorare costituivano anzi il principale punto di riferimento nelle decisioni intorno all'assegnazione dei soccorsi.
Nei limiti di questa impostazione il C. si impegnò in numerose iniziative. Tra queste, l'istituto dei ciechi, fondato con un finanziamento del padre e successivamente consolidato sino a divenire uno dei più importanti d'Italia.
Gli impegni di amministratore del patrimonio terriero familiare lo misero a contatto con la realtà delle campagne bolognesi, con le prime lotte e le prime organizzazioni dei lavoratori della terra. Da un lato riconobbe l’opportunità delle rappresentanze operaie e dall’altro si impegnò nella costituzione delle prime organizzazioni padronali delle campagne bolognesi.
Fu presidente nel 1907 della Federazione interprovinciale agraria e successivamente della Confederazione nazionale agraria.
Eletto nel 1913 alla Camera come rappresentante della Federazione liberale monarchica, riprese in Parlamento alcune delle iniziative intraprese come dirigente dell'Agraria e come sindaco di Minerbio e consigliere delle amministrazioni comunale e provinciale di Bologna. Tra queste, il progetto di una regolamentazione legislativa, delle lotte sindacali e dei contratti di lavoro in agricoltura, e la proposta di una riforma dei tributi locali e in particolare della sovraimposta fondiaria.
Morto il padre nel 1908, Francesco assunse la gestione del Banco Cavazza, che aveva visto un incremento continuo dei depositi e un forte aumento del giro d'affari, riunendo titoli di società petrolifere, elettriche, tramviarie, assicurative, del gas e dell'acqua. Nel 1922 la Cassa di risparmio di Bologna ne acquistava tutte le azioni rilevandone la gestione (il banco conserverà ragione autonoma fino al 1950).
Alienata anche, tra il 1920 e il 1925, una larga quota del patrimonio terriero, il Cavazza trascorse l'ultima parte della vita dedicandosi agli studi di storia locale e alle opere di beneficenza che aveva promosso.
Numerosi i saggi e gli articoli che documentano i risultati delle sue ricerche e le iniziative intraprese per la conservazione e il restauro del patrimonio artistico bolognese.
Morì a Bologna il 15 novembre 1942.
- Luoghi di attività
- Luogo:
- Bologna
- Cariche e funzioni
- Qualifica:
- Liberale
- Qualifica:
- Consigliere comunale a Bologna
- Qualifica:
- Assessore comunale a Bologna
- Qualifica:
- Consigliere provinciale a Bologna
- Qualifica:
- Sindaco di Minerbio
- Qualifica:
- Deputato del III collegio di Bologna
- Date:
- 1913 - 1919
- Qualifica:
- Presidente della prima conferenza nazionale degli agricoltori
- Qualifica:
- Vicepresidente del Consorzio della bonifica renana
- Qualifica:
- Presidente dell'Accademia Clementina di Bologna
- Qualifica:
- Fondatore dell'Istituto dei ciechi di Bologna