Nato a Tollegno nel 1927, a quattordici anni Costa viene assunto come operaio presso l’officina meccanica Octir di Biella, dove lavora fino al luglio 1944, allorché entra nelle formazioni partigiane locali. Dopo la Liberazione riprende il lavoro di operaio nello stabilimento meccanico For di Biella, dove entra a far parte della commissione interna in rappresentanza della corrente comunista della Cgil unitaria. Licenziato nel 1950, tre mesi dopo viene assunto nell’apparato tecnico della Camera del lavoro biellese. Poco dopo gli viene affidato l’incarico di seguire alcuni uffici e categorie minori, quindi entra nell’apparato politico della federazione tessile della Cgil (Fiot) in qualità di responsabile delle leghe della valle Cervo e dei cappellai. Nel frattempo svolge attività nell’amministrazione del comune di nascita, diventandone sindaco dal 1953 al 1977. Nel 1957 lascia il sindacato trasferendosi alla Federazione comunista di Biella come responsabile dell’organizzazione giovanile. Entra a far parte del Comitato federale, del Comitato direttivo e, fino al 1975, della Segreteria provinciale seguendo in particolare l’attività della commissione enti locali. Dal 1975 al 1980 viene eletto alla guida della Confesercenti biellese e, contemporaneamente, alla presidenza della Comunità montana della bassa valle Cervo, che guiderà fino al 1999. Muore nel 2014