Ente
FIDAG Federazione italiana dipendenti aziende gas
Data: 1945 - 1977
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- Storia istituzionale
- La FIDAG era nata nel 1901 a Milano come Federazione dei gasisti: l’industria del gas italiana, infatti, creata nella prima metà del 1800 ma sviluppatasi soprattutto a partire dalla seconda metà del secolo, era localizzata prevalentemente nell’area padana, soprattutto nel settore dell’illuminazione pubblica. I tipi di gas allora utilizzati, provenienti in origine principalmente dal carbone fossile, e in seguito da vari tipi di idrocarburi, erano a basso potere calorifico ma molto illuminante.
Con il diffondersi, all’inizio del 1900, dell’illuminazione elettrica il settore del gas ebbe una prima radicale trasformazione negli usi, passando dall’illuminazione all’impiego quale fonte di calore, in cucina e per il riscaldamento, dell’acqua e degli ambienti.
Nel 1907 la FIDAG si sciolse, ma a livello locale continuarono ad operare le leghe dei gasisti.
Si ricostituì nel 1916, durante la prima guerra mondiale, periodo nel quale l’industria del gas, fornendo anche materiali di base per l’industria degli esplosivi, aveva avuto una notevole espansione, ma venne sciolta nuovamente nel 1926.
Si ricostituì nel novembre del 1945, grazie all'attività clandestina del gruppo romano formato durante la guerra di Liberazione e guidato da Zeno Cinti, che guiderà il sindacato fino al 1968. Nel Congresso fondativo, tenuto a Bologna, si sceglie di formare un sindacato per i soli lavoratori del gas, escludendo le altre componenti (elettrici, telefonici e acquedotti).
La politica del sindacato viene indirizzata verso la rivendicazione di eguali criteri di trattamento per operai e impiegati e per il miglioramento delle prestazioni del Fondo autonomo di previdenza per pensioni e malattia. Viene inoltre perseguita l'unificazione della contrattazione nei confronti delle aziende municipalizzate e di quelle private.
L’organizzazione della FIDAG era imperniata sulla direzione nazionale, con articolazioni locali di limitata importanza. Il sindacato regionale, secondo lo statuto, aveva solo il compito di curare che tutte le sezioni applicassero le disposizioni trasmesse dalla Segreteria nazionale.
Durante gli anni Quaranta gli iscritti continuano a crescere e la Fidag si contraddistingue per la compattezza e il forte senso di solidarismo anche fra le componenti degli operai e dei tecnici.
Ancora nel dopoguerra la dislocazione territoriale degli impianti privilegiava le aree industriali del
nord a scapito di quelle meridionali. La sostituzione del metano alla distillazione da carbone
avvenne lentamente perché il passaggio a questo tipo di gas, con caratteristiche fisico-chimiche
diverse da quelle del gas manifatturato e con un potere calorifico assai più elevato, comportava
notevoli modifiche delle reti di distribuzione e degli apparecchi utilizzatori. Accanto a piccole
imprese, pubbliche e private, vi erano tre grossi gruppi privati: l’Italgas, unica struttura a carattere
nazionale, l’Edison e la SME, queste ultime impegnate prevalentemente nel settore elettrico,
avevano investito anche in quello del gas.
Nel 1949 la corrente cristiana si allontana per formare il Sindacato italiano liberi lavoratori del gas (Sillgas). Dopo la scissione sindacale del 1948 la Fidag subisce la scelta della Cgil di spostare la struttura da quella regionale a quella territoriale.
Negli anni Sessanta il sindacato si trova ad affrontare i cambiamenti legati alla riconversione industriale in seguito all'introduzione di nuove materie prime, alla crescita degli utenti e all'innovazione tecnologica che rendeva meno significativa l'azione sindacale in occasione di scioperi che in passato potevano bloccare l'erogazione del servizio. La Fidag inoltre aveva cominciato a sostenere la municipalizzazione del servizio comprendendo anche gli altri servizi: acqua e elettricità da affidare all'ente locale. Ma a metà degli anni Sessanta la scelta si sposta verso la nazionalizzazione alla luce della crescente disponibilità di gas naturale di aziende, prima fra tutte l'Eni, per il trasporto e distribuzione. Sul ruolo dell'Eni in tutte le fasi del servizio si incentra il dibattito della Fidag che, negli anni Settanta, riguarda anche le scelte di politica energetica che portarono alla decisione di costituire un'unica federazione dei lavoratori dei servizi pubblici.
Nel 1977 nasce quindi la Federazione nazionale lavoratori energia (Fnle).
- Bibliografia
“Cenni storici della FIDAE – FIDAG – FILDA” numero speciale a cura del Comitato di Coordinamento Nazionale FIDAE – FIDAG – FILDA di “FIDAE informazioni”, aprile 1977, num. 7.