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Santuario del Cavallero
Secondo la tradizione il Santuario è stato edificato a seguito dell'apparizione della Vergine ad una pastorella sordomuta chiamata Toniola che in seguito riacquistò l'udito e la parola.
L' edificio fu "fabbricato con le fatiche e limosine di tutto il popolo" ed era quasi ultimato nel 1698.
In tale periodo era già esistente l'altare maggiore dedicato alla Madonna della Neve dove vi è la statua di legno dorato raffigurante la Madonna col Bambino.
La chiesa, in stile barocco, ha pianta a croce latina e l'unica navata è sormontata da una cupola all'incrocio della navata stessa col transetto.
Dopo il 1730 alla chiesa fu aggiunto il porticato mentre il complesso architettonico fu completato a meta del XVII secolo con l'aggiunta delle camere, dello stupendo salone con soffitto a cassettoni in noce e con le cinque cappelle addossate alla chiesa.
Nei primi del '900 fu progettata del geometra Piletta la centrale idroelettrica situata poco più a monte della Chiesa, convogliando le acque grazie ad un canale lungo più di 1000 m. ed un salto finale di 40 m. circa.
La centrale venne subito ceduta alla ditta Federico Bozzalla. Era all'epoca la più grande ed imponente opera idraulica della valle Sessera e l'energia prodotta asserviva alcuni stabilimenti di Coggiola.
Nel 1933 la centrale venne acquistata dalla ditta Bozzalla & Lesna ed all'epoca era in grado di fornire una potenza di 450 Kwh, ma nel 1968 fu distrutta dall'alluvione. Ricostruita negli anni '70 rientra in produzione nel settembre 1980 e attualmente produce 600 Kwh effettivi.
Dal momento dell'acquisto "dell'officina idroelettrica" il cavalier Sivio Bozzalla ha concesso l'uso dell'energia elettrica anche al Santuario per le proprie necessità
L' edificio fu "fabbricato con le fatiche e limosine di tutto il popolo" ed era quasi ultimato nel 1698.
In tale periodo era già esistente l'altare maggiore dedicato alla Madonna della Neve dove vi è la statua di legno dorato raffigurante la Madonna col Bambino.
La chiesa, in stile barocco, ha pianta a croce latina e l'unica navata è sormontata da una cupola all'incrocio della navata stessa col transetto.
Dopo il 1730 alla chiesa fu aggiunto il porticato mentre il complesso architettonico fu completato a meta del XVII secolo con l'aggiunta delle camere, dello stupendo salone con soffitto a cassettoni in noce e con le cinque cappelle addossate alla chiesa.
Nei primi del '900 fu progettata del geometra Piletta la centrale idroelettrica situata poco più a monte della Chiesa, convogliando le acque grazie ad un canale lungo più di 1000 m. ed un salto finale di 40 m. circa.
La centrale venne subito ceduta alla ditta Federico Bozzalla. Era all'epoca la più grande ed imponente opera idraulica della valle Sessera e l'energia prodotta asserviva alcuni stabilimenti di Coggiola.
Nel 1933 la centrale venne acquistata dalla ditta Bozzalla & Lesna ed all'epoca era in grado di fornire una potenza di 450 Kwh, ma nel 1968 fu distrutta dall'alluvione. Ricostruita negli anni '70 rientra in produzione nel settembre 1980 e attualmente produce 600 Kwh effettivi.
Dal momento dell'acquisto "dell'officina idroelettrica" il cavalier Sivio Bozzalla ha concesso l'uso dell'energia elettrica anche al Santuario per le proprie necessità