Esistente, ma con differente destinazione d'uso
[attualmente sede della Biblioteca Ragazzi "Rosalia Anderi" - Biblioteca Civica di Biella]
Tipologia
Tipologia edificio:
edificio scolastico
Tipologia specifica edificio:
scuola
Notizie storiche
Evento:
costruzione
Descrizione:
L'edificio fu realizzato nel 1911 su progetto dell'ingegnere torinese Carlo Nigra.
Il cardo, fiore simbolico dell'industria tessile, è frequente nella decorazione dell'edificio.
Sono presenti quadri graffiti con raffigurate le principali fasi della lavorazione della lana.
I davanzali delle finestre del primo piano sono decorati con fregi contenenti un motto in latino
"Vestium in usum discere vis qui vellera tractes? Impiger hic voluit vir documenta dari"
[Vuoi imparare in che modo tu debba trattare le lane naturali per farne delle vesti? Un uomo laboriosissimo volle che qui ne fossero dati gli insegnamenti].
La porta d'ingresso venne realizzata dalla ditta Sassi, in pietra di Brenno. Sui capitelli e sui timpani sono raffigurati gli emblemi dell'arte della lana.
Il balcone è sorretto da ricche mensole in pietra e sotto l'arco è incisa in marmo la scitta "Lanarie Arti Felix Piacenza a Pollone A.D. MCMXI". Ai lati della scritta sono presenti due figure a graffito: una simboleggia la Costanza, personificata in una donna che fila con un gatto accovacciato ai piedi, l'altra il Lavoro, un uomo vigoroso.
Ai lati della porta, attorno alle finestre, sui fianchi dell'avancorpo sono disposti i quadri a graffito che rappresentano le principali operazioni dell'arte della lana (tosatura, lavatura, cardatura, filatura, tessitura e apprestatura). I cartoni preparatori furono disegnati dal pittore Alberto Rossi ed eseguiti insieme al prof. Chiapasco (che realizzò la decorazione pittorca a fresco, a graffito e a sgraffio dell'intero edificio).
I motivi sul parapetto della loggetta e del balcone hanno ornamento floreale con fiori e frutta appartenenti alla flora biellese (con scritta "Artibus Fovendis Ornandae Civitati").
Sotto al prolungamento a sbalzo della falda del tetto è presente un grande fregio con i ritratti di celebri Biellesi (Pietro Micca, Bernardino Galliari, Amedeo Avogadro, Alessandro Lamarmora, Quintino Sella, Giovanni Schiapparelli, Lorenzo Delleani).
Nella parte bassa dell'edificio sono presenti sgraffi che riportano le iniziali del fondatore. Le targhe in terra cotta, di diversa forma, riproducono gli stemmi di Biella e di Pollone. Le terrecotte ornamento delle finestre a croce e di tutto l'edificio, furono eseguite (su modelli e calchi dell'ing. Nigra) dalla Società milanese di laterizi di Castelvetro Piacentino.
Il fabbricato consta di tre piani, di cui uno seminterrato (era destinato a contenere l'officina meccanica, la caldaia e gli apparecchi centrali del riscaldamento a vapore e un laboratorio tecnologico).
Al piano terra si trovava l'aula per l'insegnamento di tecnologia tessile. Nel grande salone del primo piano si svolgevano le lezioni di tessitura (si trovavano i telai a mano muniti di apparecchi Jacquard per la fabbricazione di campioni di stoffa). La sala della loggetta era adibita a sala riunione.
Un breve e stretto corpo di fabbrica (con scala e portineria) fungeva da unione con lo stabilimento vero e proprio (costituito da una grande salone, circa 1000 mq di superficie, coperta da capannoni vetrati; con struttura perimetrale in ghisa e orditura in ferro con tegole piane e soffitto di tavelloni laterizi). Nel salone erano posizionate le macchine: battitoi, tre tipologie di carda, un filatoio intermittente (selfacting) della ditta Platt Brothers di Oldham, una macchina per ordire, una macchina per incollare i filati (sistema Sucker di Grünberg), quattro telai meccanici (Schoenherr - Chemnitz), una macchina lavapanni, una gualchiera/follone, una garzatrice, una cimatrice e una macchina per tingere.
Tutti i macchinari e le trasmissioni dell'opificio vennero allestite dallo Stabilimento Meccanico Biellese. Le cinghie vennero fornite dalla ditta Pietro Serralunga di Biella.
I macchinari venivano azionati con un motore a gas povero, costruito dalla ditta Franco Tosi di Legnano.
Il valore complessivo degli edifici e delle macchine ammontava a L. 187.000.
Estremi cronologici:
1911
Fonte:
Lanificio scuola Felice Piacenza
[Torino : Stamperia Silvestrelli e Cappelletto, 1911]
Evento:
variazione di destinazione d'uso
Descrizione:
Oggi l'edificio è sede della "sezione ragazzi" della Biblioteca Civica di Biella
Estremi cronologici:
1993 - 2022
Note di lavoro
Il rilevamento fotografico è stato effettuato da Renato Paolini nel mese di dicembre 2021 nell'ambito del progetto "Fotofabbrica".