In greggio e in fino. Storie di vita di operaie tessili nel biellese 1910-1960
Abstract
Affetti, emigrazione, fame, guerra, solidarietà, dolore e allegria. Storie in cui il lavoro è un percorso di vita. Un lavoro che inizia presto, con orgoglio e rimpianto: orgoglio di diventare adulte, di saper fare, di guadagnare: rimpianto di un'infanzia lasciata in fretta, di studi interrotti precocemente, di luoghi abbandonati. Di questo lavoro si ricorda assai poco la fatica, che pure doveva esserci, e tanta. Altre immagini ci rimandano al senso che il lavoro assume per queste donne: l'accoglienza per molte di loro che arrivavano da altrove, forse il vicino Vercellese, o il Triveneto, o il meridione d'Italia.
Il piacere del l'apprendi mento, della conoscenza, della professionalità: "mi hanno fano provare subito il doppio telato, pe.rché ero brava", oppure "Ho cambiato fabbrica, perché lì lavoravano male e a me non piaceva”.
Gli scioperi e le lotte, raccontali come una cadenza naturale della vita lavorativa. L'amicizia e l'aiuto reciproco, l'insegnamento, l'attenzione delle più grandi per le più piccole: una solidarietà che nasce dal lavorare insieme, ma travalica la fabbrica.
Queste operaie tessili ci parlano con semplicità dì grandi ideali, di valori universali, di un lavoro che può anche renderci felici.