L’area compresa tra le vie Galileo, Repubblica e Marconi è un ampio terrazzamento proteso sul Cervo e le sue fabbriche. Qui vennero costruite, a partire dagli anni Venti del ‘900, le dimore della nuova classe industriale borghese emergente: alte sulla vallata, non lontane dagli stabilimenti di riferimento, vicine alla città ma raccolte in un unico quartiere, svolsero in pieno la funzione di rappresentanza legata al nuovo status sociale. La villa al numero 45 di via Galileo, come la gran parte delle altre vicine, si basa su impostazioni tradizionali sia nella distribuzione degli ambienti sia nelle forme e composizione dei fronti, con decori di matrice eclettica. Del resto la dimora in “stile” veniva considerata dai committenti più consona alle esigenze rappresentative e di autocelebrazione derivanti dallo status della famiglia.
Il progettista è l’architetto Michele Frapolli, lo stesso di Palazzo Righetti. La villa è però antecedente di qualche anno: risale infatti al 1929.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011