Dopo il 1922 si assiste ad un proliferare di istituzioni politiche, assistenziali e sociali emanate dal Partito Nazionale Fascista (ONB, OND, GIL, colonie elioterapiche, ecc.) che si concretizzarono in un sistema di strutture di servizio distribuite sul territorio e nella nascita di nuovi tipi edilizi aperti alle nuove correnti architettoniche. L’Opera Nazionale Balilla, fondata nel 1926 e confluita undici anni più tardi nella Gioventù Italiana del Littorio, mirava all’assistenza e all’educazione fisica e morale della gioventù, integrando l’azione della scuola pubblica. La Casa del Balilla venne costruita in piazza Curiel per volere del commendator Ermanno Rivetti, presidente provinciale dell’Ente, ed inaugurata il 16 febbraio 1930 in occasione del campionato nazionale di sci delle Avanguardie Fasciste svoltosi ad Oropa, con la presenza del Sottosegretario di Stato per l’Educazione Fisica, onorevole Renato Ricci. Durante la scenografica cerimonia venne effettuato un lancio di piccioni viaggiatori ad annunciare l’evento inaugurale.
L’edificio, dalle linee semplici e dalla composizione simmetrica della facciata, purtroppo ora deturpata dalle scale antincendio, comprendeva uffici, biblioteca, ambulatorio, sala per la scherma, bagni, un’ampia palestra ed un salone per le adunanze e l’insegnamento della musica. Il progettista è Costantino Costantini. Dopo aver conseguito le laureee in ingegneria e architettura a Torino, inizia la professione nello studio di Giuseppe Pagano.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011
L'edificio oggi ospita la Biblioteca Civica di Biella