L’edificio con destinazione residenziale plurifamiliare e uffici, occupa un intero isolato del centro cittadino tra le vie Italia, Gramsci, Colombo e vicolo Porta Torino. É del 1935, opera dell’architetto Carlo Ravizza e dell’ingegnere Franco Bruni e presenta cinque piani fuori terra caratterizzati dall’uso di forme classiche semplificate, quasi stilizzate, come le balaustre dei balconi, costituite da pilastrini squadrati lievemente modanati, oppure i timpani e le cornici appena modanati ma scevri da ogni motivo decorativo quali foglie o altro. Il ruolo di facciata principale è svolto dal fronte d’angolo, curvato, tra le vie Italia e Gramsci, rivestito in travertino e con la sommità resa aerea dalla pergola angolare che raccorda le due ali del piano attico. Interessante è il prospetto angolare tra le vie Colombo e Porta Torino, dove il piano terreno si raccorda in curva alle due facciate, mentre i piani superiori, arretrati, formano dei terrazzi. Nessun prospetto è stato trattato come un “retro”, ma tutti hanno uguale dignità architettonica.
Le facciate sono scandite dall’alternanza di superfici rivestite in travertino, tessiture di klinker (mattoni), balconi e terrazzi talvolta in aggetto altre volte rientranti a formare terrazze, mentre le pergole coronano buona parte dei prospetti al piano attico. Le finiture interne, tripudio di marmi preziosi, nonché la scala, meritano una visita; le rampe sono costituite da gradini in marmo massiccio incastonate nei muri d’ambito, posati in fase di costruzione dei muri e lucidati sul posto a lavori ultimati: un capolavoro nel suo genere.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011