All’angolo tra le vie Botalla e Massaua troviamo un’opera di Giuseppe Pagano: la casa dell’avv. Ernesto Carpano. L’intervento dell’architetto avviene a lavori già iniziati, nel 1936, in variante al progetto iniziale presentato all’Ufficio Tecnico cittadino l’anno precedente dall’ing. Quintino Aragnetti. L’impianto planimetrico non muta sostanzialmente, con l’ingresso sulla via Massaua e il corpo scala/ascensore posto in diagonale, all’intersezione tra i due volumi edilizi attestati sui lati del lotto. L’intervento di Pagano si concentra soprattutto nella composizione delle facciate e nel trattamento delle superfici, nella scelta dei materiali, nella cura dei dettagli e nella progettazione degli interni. L’angolo dell’edificio tra le due strade è arrotondato e i balconi ne seguono la curva, evidenziata dalle linee delle ringhiere in tubolare; i fronti alternano l’uso del mattone a vista all’intonaco a calce: i mattoni vengono utilizzati in corrispondenza delle parti d’angolo con balcone e, con una tessitura diversa, a marcare il cornicione; il corpo scala, emergente dal tetto a falde con l’extra-corsa dell’ascensore e con copertura piana, è sottolineato dal nastro vetrato originariamente in Termolux, uno dei materiali più utilizzati nell’architettura razionalista.
La casa ad appartamenti ha quattro piani fuori terra; all’ultimo, per godere della vista panoramica, era l’alloggio dei Signori Carpano ed occupava tutto il piano. Pagano si occupò anche della progettazione delle finiture interne e dell’arredo degli ambienti, studiando tutti i particolari. Tutto ciò purtroppo è andato perduto a seguito di una discutibile ristrutturazione avvenuta in anni recenti e che ha compromesso l’integrità del progetto.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011