La torre è sita in via Pietro Micca in un lotto compreso tra l’edificio dell’Agenzia del Territorio, nato come Casa del Fascio, a cui è collegato da una terrazza a livello del primo piano, e il complesso della Biblioteca e della Poste. Venne costruita a ricordo della visita di Mussolini a Biella, avvenuta il 18 maggio 1939, data fondamentale per l’architettura della città, in quanto in tale occasione vennero inaugurati importanti edifici quali il padiglione monoblocco dell’ospedale, la stazione ferroviaria Biella- Novara, l’Unione Industriale e l’Istituto Tecnico Industriale. L’edificio fa parte dei nuovi tipi edilizi nati per soddisfare le esigenze della vita pubblica di quegli anni: ubicato a fianco della Casa del Fascio, progettata nove anni prima, si pone come nuovo perno urbano, fulcro delle manifestazioni di massa e indispensabile alla riconoscibilità della sede del Partito Nazionale Fascista all’interno del territorio.
L’impianto planimetrico è molto semplice, con un locale per piano ed una stretta scala di distribuzione; interessante documentazione storica all’interno di uno dei vani sono graffiti raffiguranti immagini sulla campagna d’Africa accompagnati da motti retorici. La torre venne progettata nel 1938 dall’ingegnere architetto Federico Maggia, discendente da una famiglia di progettisti operante sul territorio fin dal ‘700 e che all’epoca assunse dal Partito Nazionale Fascista alcune commesse, tra cui la Casa del Balilla di Vigliano Biellese. Maggia si laureò a Torino nel 1925 e si occupò nella sua longeva attività professionale di edilizia residenziale, alberghiera, industriale e pubblica, lavorando non solo nel Biellese ma anche in Asia, America e Australia.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011
L'edificio è stato utilizzato fino al 2015 circa come archivio dell'Agenzia del Territorio