L’edificio di piazza Adua, all’angolo tra via Candelo e viale Roma, progettato dall’ingegner Rossetti, venne costruito per conto della Società Immobiliare “Littorio” per ospitare la sede del “Gruppo Rionale Michele Bianchi”, così chiamata in onore del quadrunviro della marcia su Roma, poi Ministro dei Lavori Pubblici. Inaugurata da Benito Mussolini il 18 maggio 1939, constava di due piani fuori terra con torre centrale a sei piani in corrispondenza dell’atrio e con accesso da piazza Adua. All’interno erano previsti uffici, sale bigliardo e lettura, sala di ritrovo, locali per il Fascio femminile, un bar e all’esterno, nel giardino sul retro, campi per il gioco delle bocce. In quegli anni costituiva un’emergenza architettonica che contrassegnava il paesaggio urbano del quartiere Borgo Nuovo, ora San Paolo. Pochi erano ancora gli edifici di tipo civile in una zona occupata per lo più da terreni incolti, campi e fabbricati industriali.
La torre concludeva il percorso che partiva dalla nuova stazione della Biella-Novara, l’odierno viale Roma che in origine era delimitato da due file di alberature. Proseguiva poi con il viale Macallè, lungo il quale è lo stadio, altra opera di regime; in tal modo la nuova area di espansione veniva segnata con punti di riferimento architettonicamente riconoscibili. Nel dopoguerra l’edificio subì alcune sostanziali modifiche che lo portarono all’immagine attuale.
Venne sopraelevato di due piani in corrispondenza delle ali laterali su via Candelo e viale Roma, ampliato in corrispondenza del corpo centrale e coperto con tradizionale tetto a falda. In tal modo la torre venne
mimetizzata in un nuovo edificio residenziale ad appartamenti.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011