La Casa Giardino, più nota come Condominio Oceano, sorge nel 1947 su progetto dell’architetto Alessandro Trompetto. Sono gli anni del dopoguerra, della ricostruzione e in questo contesto storico la massiccia Casa Giardino assume valenza di rinascita della città e anche del lusso ritrovato, al centro di quella che sarebbe dovuta essere la “Manhattan biellese”. L’edificio presenta una pianta a “C”, con due corpi rettangolari allineati lungo le vie De Marchi e Chiesa, coronati da terrazza e giardino pensile, collegati da un terzo edificio più alto che ha la particolarità di avere la facciata sud leggermente convessa, mentre la facciata nord opposta è concava. Anche il scenografico ed alto muro di recinzione sud è convesso, scandito da grandi archi, quasi citazione degli acquedotti romani e diventa la chiave di identificazione dell’edificio per i biellesi. La Casa Giardino occupa un intero isolato delimitato dalle vie Nazario Sauro a nord, Damiano Chiesa ad est, Guglielmo Oberdan a sud, Gaetano De Marchi ad ovest, all’interno di quello che fu battezzato “quartiere degli affari”, nato dalla lottizzazione dei terreni del Cotonificio Poma e dello Stabilimento Meccanico ivi esistenti. Tra gli studi per la sistemazione dell’area, esiste anche un progetto del 1937 dell’architetto Giuseppe Pagano. La Casa Giardino ospita uffici ed ampi appartamenti caratterizzati da un’estrema cura nei dettagli e dall’uso di materiali di pregio. I due alloggi duplex del piano attico, nella manica centrale, hanno accesso al giardino pensile che si estende per tutta la superficie delle due ali laterali.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011