Si tratta di un edificio residenziale plurifamiliare progettato dall’Ing. Arch. Federico Maggia nel 1952, in Via Tripoli, di fronte all’ex Convitto Biellese. Il fabbricato si compone di due corpi rettangolari paralleli collegati da uno centrale perpendicolare. Dalla via Tripoli si accede tramite un aereo e piccolo portico sostenuto da quattro esili colonnine in ferro poggianti sui muri laterali rivestiti in quarzite grigia; dal portico, una rampa in leggera salita porta al corpo centrale, preceduto da un avancorpo con alcuni gradini. Il fabbricato centrale consiste in gallerie vetrate sovrapposte (una per piano) con funzione di distribuzione ai vari appartamenti tramite scale e ascensore. Nel progetto originario le gallerie non erano finestrate, una scelta legata a fattori climatici, ma il complesso non ha perso la sua purezza di volumi, e anzi le gallerie vetrate sono ulteriori stilemi tipici dello stile razionalista. Un’altra variante rispetto al progetto di Maggia è stata l’eliminazione dei terrazzi coperti sulle testate nord lungo via Tripoli: è un peccato, poiché completavano l’idea progettuale di due parallelepipedi rettangolari nei quali non vi sono sporgenze, ma balconi e terrazzi sono realizzati in “sfondato”; attualmente le testate nord, che costituiscono la facciata principale di accesso, presentano pareti cieche. Tutte le facciate esterne sono intonacate con intonaco “lamato”, sorta di intonaco rustico. I fabbricati poggiano in leggero aggetto sullo zoccolo del seminterrato, rivestito in quarzite grigia.
tratto dal catalogo della mostra Identità di pietra. Architettura del '900 a Biella, Biella 2011