Evento
Biella si svaga. Immagini del tempo libero tra gli anni ’30 e ‘60 (15 luglio-16 settembre 2016)
Data: 15 luglio 2016-16 settembre 2016
“Invenzione” moderna, almeno nella sua concezione attuale, il tempo libero irrompe nel Novecento in stretta connessione con l'avvio dei consumi di massa, che rendono disponibili a una platea sempre più vasta di cittadini una quantità crescente di beni e servizi, dai mezzi di trasporto (dalla bicicletta al ciclomotore, fino all'automobile) agli elettrodomestici. Un processo favorito dalla riduzione degli orari di lavoro (con il sabato finalmente libero), che crea “momenti riservati a se stessi” anche per le masse, dilatando le possibilità di spesa delle famiglie.
Se i partiti e le organizzazioni di massa propongono un utilizzo di questo tempo a fini pedagogico-ricreativi (dalle sezioni giovanili dei partiti alle parrocchie), accanto a essi, si fa strada l'industria dello spettacolo e dell'intrattenimento. Svariate proposte hobbistiche e sportive bussano alla quotidianità degli italiani, fino alla novità più grande in assoluto, le vacanze, che a partire dagli anni '50, grazie al boom economico e alla progressiva affermazione dei mezzi di trasporto pubblici e privati, diventano alla portata di (quasi) tutte le tasche.
Le immagini presentate, tratte dagli archivi Cesare Valerio e Lino Cremon acquisiti negli scorsi decenni dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, regalano un’allegra carrellata del tempo libero biellese tra gli anni ’30, allorché il sabato (ma non solo) era fortemente controllato dal fascismo, agli anni ’60, quando – sulla scia del benessere crescente e dei progressi della tecnologia – i momenti di svago diventano più sofisticati, almeno se paragonati ai modi di divertirsi dell’immediato dopoguerra.
Se i partiti e le organizzazioni di massa propongono un utilizzo di questo tempo a fini pedagogico-ricreativi (dalle sezioni giovanili dei partiti alle parrocchie), accanto a essi, si fa strada l'industria dello spettacolo e dell'intrattenimento. Svariate proposte hobbistiche e sportive bussano alla quotidianità degli italiani, fino alla novità più grande in assoluto, le vacanze, che a partire dagli anni '50, grazie al boom economico e alla progressiva affermazione dei mezzi di trasporto pubblici e privati, diventano alla portata di (quasi) tutte le tasche.
Le immagini presentate, tratte dagli archivi Cesare Valerio e Lino Cremon acquisiti negli scorsi decenni dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, regalano un’allegra carrellata del tempo libero biellese tra gli anni ’30, allorché il sabato (ma non solo) era fortemente controllato dal fascismo, agli anni ’60, quando – sulla scia del benessere crescente e dei progressi della tecnologia – i momenti di svago diventano più sofisticati, almeno se paragonati ai modi di divertirsi dell’immediato dopoguerra.