Un paese di Stoffa Buona - Progetto
Progetto ideato da: Amministrazione comunale di Valle Mosso
Intesa con : Comune di Valle Mosso, Comune di Biella, Botto Giuseppe, Botto Luigi, Successori Reda, Zegna Baruffa Lane Borgosesia, Centro documentazione camera del lavoro di Biella, DocBi, Itis Q. Sella
Partnership: Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, UIB, Fondazione Pistoletto
Contributo: Provincia di Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Botto Giuseppe, Botto Luigi, Successori Reda, Zegna Baruffa Lane Borgosesia
Direzione scientifica: Luigi Spina
Progetto e comunicazione Eventi e Progetti
Project Store, via B. Sella, Valle Mosso (ex centro vendita Successori Reda) è Infopoint, Centro documentazione e archivio, Laboratorio Didattico, Spazio Espositivo, Palomar:Osservatorio sul passato del futuro e sulle strategie di futuro
Il progetto ha l'obiettivo di aggregare tutti gli stakeholder locali per il rilancio e lo sviluppo del territorio
Creare un punto di aggregazione interattivo
Valorizzare il capitale mobile ed immobile del territorio, attraverso lo studio, la riqualificazione, la valorizzazione, la conoscenza e la fruizione
Realizzare mostre ed eventi
Realizzare un parco museale a cielo aperto
Creare un archivio audiovisivo
Realizzare servizi per il pubblico
Creazione di un marchio di riconoscimento di Valle Mosso
Marketing Territoriale
“La valle dello Strona, culla dell'industria tessile della regione biellese, presenta un singolare paesaggio connotato dai grandi volumi delle fabbriche, dalle infrastrutture del sistema industriale e dai numerosi agglomerati cantonali abbarbicati sui declivi incastonati nella rigogliosa vegetazione e nelle acque del torrente.
Questo paesaggio che la natura e gli attori del processo storico del sistema di fabbrica hanno modellato conserva in buona misura e nonostante le ablazioni prodotte principalmente dalle catastrofiche alluvioni e le trasformazioni indotte dallo sviluppo tecnologico e dei modi di produzione, il peculiare tessuto architettonico e storico ambientale.
Si tratta come facilmente si può comprendere di un patrimonio culturale e di legami identitari tra ambiente e comunità che richiede politiche fattive e precise misure di tutela e valorizzazione.
Tanto più importante si rivela l'azione di tutela di questo paesaggio storico nella fase in cui il processo di mondializzazione dell'economia prospetta scenari di omologazione delle culture e dei luoghi. In questa congiuntura storica l'individuo, sradicato dalla sua cultura di origine e dai riferimenti territoriali elettivi della sua vicenda personale, è sempre più proiettato in un indistinto e quindi irreale spazio di vita.
La cultura della conservazione e didattico-divulgativa viene ad assumere, pertanto, il valore di una scelta etica e strategica per qualsivoglia politica di sviluppo di questa area.
La cultura, inoltre, può diventare un fattore non solo di crescita intellettuale ma anche un fattore di sviluppo economico e di opportunità occupazionali.
Il territorio in questa concezione mentre conserva la insostituibile funzione di contenitore dell'identità culturale delle comunità locali, diventa anche laboratorio di una nuova progettualità capace di coniugare le ragioni della tutela della memoria e dei patrimoni ambientale e culturale con quelle dello sviluppo.”, tratto da “Premessa” al progetto Un paese di stoffa buona