Argomento
La Strada della lana
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L'itinerario, progettato dal DocBi e dal Politecnico di Torino, compreso nel sistema ecomuseale della Provincia di Biella, mette in comunicazione le città di Biella e Borgosesia attraverso un percorso che, fin dai secoli scorsi, era definito come la "Strada della lana". Si sviluppa infatti attraverso la Valle Strona e la Valsessera, nelle quali è nata l'industrializzazione tessile. L'itinerario, lungo circa cinquanta chilometri, raggiunge Borgosesia, sede di un antico mercato laniero. Lungo tutto il percorso sorgono decine di siti industriali storici con caratteristiche diverse riguardo sia alla loro tipologia edilizia che allo stato di conservazione. La percezione del paesaggio "laniero" è favorita non soltanto dagli lanifici, molti dei quali sono ancora attivi, e dalle loro ciminiere, ma anche dalle infrastrutture ad essi antichi connesse, dalle case e dai villaggi operai, dalle antiche derivazioni, dai "sentieri del lavoro" aperti nel secolo scorso dagli operai per raggiungere i lanifici localizzati lungo il corso dei torrenti, dal fischio della sirena che ne caratterizza il paesaggio sonoro. Nella "Fabbrica della ruota", l'ex lanificio Zignone, quasi un simbolo del patrimonio industriale biellese e luogo centrale di tutto il percorso, ha sede una mostra permanente che documenta ed approfondisce i temi e gli argomenti della storia industriale tessile.
Alcuni itinerari alternativi e integrativi rispetto a quello principale percorrono le valli e consentono di approfondire la conoscenza del territorio laniero. Ritornati a Biella attraverso un itinerario che, partendo da Vallemosso, tocca altri centri che vantano antiche tradizioni laniere quali Strona, Lessona, Vigliano e Cossato, sarà possibile approfondire la conoscenza della capitale del distretto tessile e da qui partire per altri percorsi nel Biellese occidentale, che conserva anch'esso significativi monumenti sedimentati dalle secolari attività laniere. (Giovanni Vachino)
L'itinerario, progettato dal DocBi e dal Politecnico di Torino, compreso nel sistema ecomuseale della Provincia di Biella, mette in comunicazione le città di Biella e Borgosesia attraverso un percorso che, fin dai secoli scorsi, era definito come la "Strada della lana". Si sviluppa infatti attraverso la Valle Strona e la Valsessera, nelle quali è nata l'industrializzazione tessile. L'itinerario, lungo circa cinquanta chilometri, raggiunge Borgosesia, sede di un antico mercato laniero. Lungo tutto il percorso sorgono decine di siti industriali storici con caratteristiche diverse riguardo sia alla loro tipologia edilizia che allo stato di conservazione. La percezione del paesaggio "laniero" è favorita non soltanto dagli lanifici, molti dei quali sono ancora attivi, e dalle loro ciminiere, ma anche dalle infrastrutture ad essi antichi connesse, dalle case e dai villaggi operai, dalle antiche derivazioni, dai "sentieri del lavoro" aperti nel secolo scorso dagli operai per raggiungere i lanifici localizzati lungo il corso dei torrenti, dal fischio della sirena che ne caratterizza il paesaggio sonoro. Nella "Fabbrica della ruota", l'ex lanificio Zignone, quasi un simbolo del patrimonio industriale biellese e luogo centrale di tutto il percorso, ha sede una mostra permanente che documenta ed approfondisce i temi e gli argomenti della storia industriale tessile.
Alcuni itinerari alternativi e integrativi rispetto a quello principale percorrono le valli e consentono di approfondire la conoscenza del territorio laniero. Ritornati a Biella attraverso un itinerario che, partendo da Vallemosso, tocca altri centri che vantano antiche tradizioni laniere quali Strona, Lessona, Vigliano e Cossato, sarà possibile approfondire la conoscenza della capitale del distretto tessile e da qui partire per altri percorsi nel Biellese occidentale, che conserva anch'esso significativi monumenti sedimentati dalle secolari attività laniere. (Giovanni Vachino)