Architettura e Paesaggio
Lavatoio pubblico "Cav. Alberto Poma" [ARCHITETTURA]
- Public wash house "Cav. Alberto Poma" [English version by Della Livorno, find out after the Italian text] (alternativo)
- Tipologia
- Tipologia edificio:
- villaggio operaio
- Notizie storiche
- Descrizione:
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Il villaggio operaio del Cotonificio Fratelli Poma fu Pietro non è fatto soltanto di case, ma anche di servizi e strutture ausiliarie. Una delle strutture ausiliarie tipiche dei villaggi operai era il lavatoio pubblico, luogo non solo di fatica delle donne delle famiglie operaie, ma anche di ritrovo, di socializzazione e di "chiacchiere" sul conto di tutti e di tutto. Spesso il lavatoio era considerato il "tribunale popolare" della comunità, un'aula particolare nella quale la vita della borgata era soggetta a inclemente giudizio tra un bucato e l'altro.
A pochi giorni dal Natale del 1910 il Comune di Miagliano approvò lo stato avanzamento lavori per la costruzione dell'acquedotto, tant'è che "il Biellese" del 21 dicembre riportò che "fra poco anche il nostro paese avrà alcune fontanelle pubbliche, i lavori, affidati all'impresa Grosso Adamo e compagni, procedono alacremente". Inoltre fu trattato l'argomento lavatoio pubblico. "Questa volta le donne saranno contente. Martedì il Consiglio Comunale, su proposta del Sindaco, mentre mandava un vivo ringraziamento alla sig.ra Clotilde Varrone Poma per la generosa offerta fatta al Comune, a voti unanimi, deliberava d'impiegare detta somma all'erezione d'un pubblico lavatoio, fatto secondo le più moderne norme igieniche, intitolato alla cara memoria del cav. Alberto Poma".
Alberto Poma era nato al Piazzo il 2 aprile 1854. Figlio di Antonio, uno dei fratelli fondatori dello stabilimento di Miagliano, sposò Clotilde Varrone nel 1881 (da cui ebbe due figlie) e morì a Torino il 29 settembre 1910. La vedova voleva che le donne miaglianesi potessero fruire di un servizio fondamentale istituito in memoria del marito.
Il piccolo stabile fu inaugurato domenica 15 ottobre 1911.
Su "La Tribuna Biellese" del 19 ottobre si trova un'esauriente cronaca della cerimonia per la duplice inaugurazione. "Domenica in questo laborioso paese si è solennemente inaugurata la nuova conduttura dell’acqua potabile e del lavatoio pubblico. Com’è noto, le spese della derivazione dell’acqua furono sostenute dal Comune di Miagliano: quelle per la tubazione e la distribuzione dell’acqua in nove fontane del paese sono dovute alla generosità della ditta Poma, che volle contribuire nobilmente all’opera igienica e moderna. Il lavatoio pubblico è dedicato alla memoria dal compianto cav. Alberto Poma, spentosi l’anno scorso: la costruzione venne fatta a spese della signora consorte del munifico industriale, ved. Clotilde Varrone. La festa venne rallegrata da un banchetto di 120 coperti, tenutosi nei locali dell’edificio scolastico: alla sera poi il paese era sfarzosamente illuminato".
Ma è più ampio il resoconto apparso su "il Biellese" del 17 ottobre 1911.
"La splendida inaugurazione dell'acqua potabile e del lavoio pubblico. Le feste di domenica per l'inaugurazione dell'acqua potabile e del lavatoio pubblico di cui avete annunziato il programma, favorite da una bella giornata autunnale, sono riuscite splendidamente. Sulle due piazze zampillavano potenti getti d'acqua. Il lavatoio, le nove fontane pubbliche, il palazzo comunale, le scuole, le vie del paese erano pavesati a festa; dai balconi e dalle finestre delle case sventolava vivo e lieto il tricolore. La banda di Sagliano, nella sua ricca e severa divisa, mandava allegri squilli di vita e d'armonia.
Alle 10 giungono le autorità, gli invitati e le rappresentanze di alcuni sodalizi, tra cui noto la Società Operaia Maschile di Andorno, il Circolo Cattolico, la Società Operaia Femminile, la Società Operaia Maschile di Miagliano, ecc. accolti con squisita cortesia dal Sindaco e dai Consiglieri che fanno gli onori di casa.
Alle 11 si forma il corteo per la visita delle nove fontane, dono dell'Amministrazione del Cotonificio Poma, che zampillano con maggior slancio, quasi consapevoli che la festa è fatta per loro. Il corteo sosta alquanto davanti al lavatoio, sulla cui facciata è inciso: «Lavatoio Cav. Alberto Poma». Nell'interno, fra bandiere, spicca un grande ritratto del compianto Cav. Alberto. Ha aspetto spirante bontà e par che sorrida per l'opera benefica che oggi si inaugura ed a lui si intitola.
Sulla piazza comunale ha luogo la cerimonia di inaugurazione. Il sindaco signor Pietro Bruna saluta con entusiasmo le due opere pubbliche, ringrazia a nome di Miagliano i benefattori Poma e presenta l'oratore ufficiale della festa, il Comm. Prof. Vinaj, che parla con tanta competenza e chiarezza di idee dell'igiene e dell'acqua, primo elemento di vita e di salute. Il sig. Gallione Gio. Battista inneggia giovanilmente a nome delle Società Operaie alle due opere ed a chi le ha compiute. Il segretario cominale Chiey legge il verbale di inaugurazione, che viene firmato dalle autorità e personalità presenti e che verrà conservato negli archivi comunali.
Alle 12 ha luogo il banchetto di 120 coperti negli splendidi locali del nuovo edificio scolastico. Alla tavola d'onore siedono il Sindaco, il sig. Poma Luigi, rappresentante il Cotonificio, il Parroco, il Comm. Vinaj, il dott. Nicodano, l'ing. Blotto, ecc. Il pranzo è servito signorilmente e squisitamente dalla signora Ved. Sacchi di Miagliano.
Alla frutta il Segretario legge le numerose adesioni, tra cui noto quelle del Sottoprefetto di Biella, del Pretore di Andorno, dell'ing. Guagno, dell'on. Quaglino, e della pia e benefica sig.ra Clotilde Varrone vedova Poma che è calorosamente applaudita. L'avv. Bertetti porta il saluto di Tollegno augurando al suo paese generosi benefattori quali vanta Miagliano ed annunziando fra gli applausi il prossimo congiungimento di Tollegno con Miagliano per messo della nuova strada carrozzabile che presto sarà un fatto compiuto. Il sig. Luigi Poma, a nome della Ditta, ringrazia il Sindaco e la popolazione per la dimostrazione di riconoscenza a cui ha assistito. In ultimo il maestro D. Canova eleva un inno al mirabile progresso di Miagliano nelle opere di pubblica utilità, augurando nuove conquiste mediante l'opera concorde dei Benefattori, delle Autorità e del Popolo.
Così terminano i brindisi; ed i commensali si recano a gustare il concerto dato con finezza d'esecuzione dalla banda di Sagliano. Alla sera ci fu un'indovinata illuminazione della piazza comunale, mentre il numeroso popolo si recava a visitare le fontane fiorite, sostando più volentieri nei circoli e nelle cantine.
La festa trascorse nella più lieta armonia... se si eccettua un piccolo incidente del mattino. Ecco il fatto, La Società Operaia di Sagliano, Capp. avevano aderito alla festa mandando alcuni rappresentanti con bandiera. Questi, quando videro, tra le altre bandiere, anche quelle delle Associazioni cattoliche di Miagliano, raccolsero i loro drappi e se ne andarono, dicendo di non voler sporcare le loro bandiere al contatto dei cattolici. Però al pranzo intervennero ugualmente; e si capisce il perchè... Quando si tratta di mangiare, allora non dà noia il contatto col clericale! L'atto incivile fu da tutti biasimato e rivela ancora una volta tutta la miseria d'educazione civile e sociale di certi individui dai labari fiammanti e dal cervello in fermento, E pensare che si proclamano i precursori della nuova civiltà, questi che danno prova della peggiore intolleranza, di bieco odio settario".
Il lavatoio pubblico era l'unica alternativa alle sponde del Cervo, alle acque dei pozzi o a quelle della roggia, come illustrato dalla bella e giustamente celebre lastra fotografica conservata presso la Biblioteca Civica di Biella.
E proprio lungo la roggia che alimentava il cotonificio (appena oltre quello che era il mulino a ridosso del ponte sul torrente) fu costruita una tettoia in modo da consentire alle lavandaie di sciacquare i panni nella grande bealera. Un progetto di fine Ottocento ne illustra le caratteristiche.
Nel 2018 il lavatoio pubblico "Cav. Alberto Poma", ancora utilizzato dalle miaglianesi, è stato oggetto di interventi straordinari per garantirne la funzionalità. Anche "La Stampa" coprì la notizia (articolo di Renato Moreschi pubblicato il 29 aprile 2018) riportando l'attenzione su una realtà che solo in apparenza si può considerare anacronistica.
"L’educata protesta delle lavandaie di Miagliano rimaste senz’acqua: il Comune ripara il lavatoio"
Le proteste delle lavandaie ottengono l'attenzione dell'amministrazione comunale che in poco meno di due settimane ristabilisce la funzionalità e l'operatività del lavatoio di via IV Novembre, un manufatto storico risalente al 1911 ed intitolato al cavaliere Alberto Poma. La vicenda va in scena nel paesino della Bürsch, il secondo più piccolo d'Italia come estensione, solo 0,67 chilometri quadrati. Capofila della pacata ed educata «ribellione» è Antonietta Martiner, un'anziana del paese classe '41, che ha segnalato al sindaco Alessandro Mognaz il disservizio: non arrivava più un filo d'acqua. «Con la mia amica Domenica Frazzari, incontrando il sindaco al bar, abbiamo sollecitato la riparazione - spiega Antonietta Martiner - In casa non ho la lavatrice, e il perdurare di questa situazione cominciava a diventare un problema. Ero costretta ad andare nella vicina Tollegno per lavare i miei panni. Anche se ho la macchina, non era poi così comodo». Antonietta Martiner abita a Miagliano dal ’61, con un passato di operaia tessile al lanificio Poma [leggi Botto, n.d.a.] e poi come titolare di una macelleria in paese ha da sempre utilizzato i lavatoi di Miagliano sia in estate sia in inverno. Lei stessa ha ammesso di essersi fatta tentare in passato dall'acquisto di una lavatrice, che a causa però dell'utilizzo sporadico (il richiamo di lavare i panni a mano è stato più forte) ha portato l'elettrodomestico a collassare in poco tempo. Ora Antonietta è felice di poter ritornare dopo 57 anni ininterrotti d'utilizzo al «suo» lavatoio di via IV Novembre. «Anche questi nel 2018 sono dei problemi per alcuni cittadini che non abbiamo giustamente tralasciato prendendoli prontamente in carico - spiega Alessandro Mognaz -. In pratica, i vasconi si erano vuotati non arriva più acqua dalla sorgente. Abbiamo fatto delle prove idrauliche con alcune sonde, ma la conduttura era collassata ed abbiamo deciso di sostituirla investendo 4 mila euro per i lavori». Una pratica quella del lavaggio a mano diffusa in paese e praticata in estate anche sul canale roggia, parallelo al sottostante torrente Cervo, equipaggiato con apposite vasche, piastre oblique di sciacquo e porta saponi. «In futuro mi piacerebbe riqualificare anche il lavatoio sul rio Masche danneggiato in parte dall'alluvione del giugno 2002 - conclude Mognaz -. E' un manufatto anch'esso storico, con vasche di lavaggio a filo terra, accessibili con inginocchiatoio, una peculiarità unica. Questa location potrebbe inserirsi in un percorso turistico che abbraccia i nostro siti del villaggio operaio e del lanificio Botto facenti parte della rete museale biellese»".
- Descrizione:
- ENGLISH VERSION:
Public wash house "Cav. Alberto Poma"
The textile workers’ village of the Cotonificio Fratelli Poma fu Pietro is not only made of habitations but also of services and ancillary structures. One of the ancillary structures that is typical of the workers’ villages was represented by the public wash house, a place not only of strife for the textile workers’ families’ women, but also a place of gathering, socializing and gossiping about everyone and everything. Often the wash house was considered the community’s “people’s court”, a specific court room inside which the life of the village was subjected to unforgiving judgement in between laundry sessions. A few days before Christmas 1910 the Town Hall in Miagliano approved the work progress status for the construction of the aqueduct, so much so that “Il Biellese” newspaper dated 21 December reported that “Soon our village will have a few public fountains, too, the project having been assigned to the firm Grosso Adamo and company, is busily going ahead”.
Besides, the subject of the public wash house was discussed: “This time the women will be happy. Next Tuesday the municipal council, upon the Mayor’s proposal, while sending Mrs Clotilde Varrone Poma sincere thanks for her generous donation to the Town Hall, unanimously, ruled that the given sum of money would be pledged to the erection of a public wash house, built in accordance with the most updated hygienic standards, and named after the dear memory of Cav. Alberto Poma”.
Alberto Poma was born at Piazzo on the 2nd of April 1854. He was son of Antonio, one of Miagliano’s mill founding brothers, he married Clotilde Verrone in 1881 (by whom he had two daughters), and he died in Turin on the 29th of September 1910. The widow wished that the women in Miagliano could take advantage of an essential service created in the memory of her husband.
The little building was inaugurated Sunday the 15th of October 1911.
In “La Tribuna Biellese” newspaper on the 19th of October there is an exhaustive chronicle of the ceremony for the double inauguration. “Last Sunday in this industrious village we solemnly inaugurated the new pipeline of the aqueduct and of the public wash house. As it is already known, the expenditure for the water mains was incurred by Miagliano’s Town Hall: the cost for the water mains and the water distribution to nine fountains in the village was generously met by the industrialists Poma who dignifiedly decided to contribute to the modern and hygienic work. The public wash house is dedicated to the memory of the mourned Cav. Alberto Poma, who passed away last year: the building was carried out with the donation by the generous industrialist’s consort: the widowed Clotilde Varrone. The celebrations were brightened up with a banquet of 120 seats, which took place inside the school building: then in the evening the village was extravagantly lit up”.