Lanificio Fratelli Cerruti (già Lanificio Amosso e già Lanificio Bozzalla Pret) [ARCHITETTURA]
Data: ante 1857 - oggi
Il Lanificio Amosso era già in attività prima del 1857
Tipologia
Tipologia edificio:
stabilimento produttivo
Tipologia specifica edificio:
lanificio/tessitura
Notizie storiche
Descrizione:
Nel 1857 la ditta Giovanni Bozzalla e figlio si trasferisce nello stabile lungo il cervo di Paolo Amosso, fondato nel 1828, inserendovi nuovi macchinari. L’industriale, originario di Portula, si specializzò nella produzione di panni militari, tanto da vincere, dopo l’Unità d’Italia, l’appalto per la fornitura delle divise all’esercito nazionale. La gestione dell’azienda passò ai figli Luigi ed Emilio fino al 1887, quando di comune accordo sciolsero l’attività.
Nel 1887 la ditta "Cerruti e C.ia", fondata nel 1881 dai fratelli Antonio e Stefano Cerruti, con il cugino Quirico Perolo, che si trasferì nell’ex stabilimento Bozzalla.
Negli anni Novanta dell'Ottocento la ditta Cerruti acquistò e ampliò lo stabilimento: allo stabile multipiano si aggiunsero diversi corpi di fabbrica a shed.
Si sperimentò anche la produzione di maglieria, quando, il 16 agosto 1890, la "Cerruti e Compagnia" e la ditta meccanica "Giovanni Cucco e Co." costituirono una società separata dal lanificio, ma attiva nello stesso stabile. Si trattava del “Maglieficio fratelli Cerruti e compagni”, per “la fabbricazione e vendita della maglieria diminuita uso inglese e potrà estendersi alla maglieria circolare e generi affini”. La durata era fissata in 20 anni, ma non abbiamo ulteriori notizie.
Il 14 giugno 1907 la ditta "Cerruti e C.ia" si sciolse
Il 15 giugno 1915 i fratelli Antonio e Quintino costituirono una società per la “fabbricazione ed il commercio di pannilana e generi affini” con ragione sociale “Fratelli Cerruti”.
Già Antonio Cerruti, che appartenne alla "schiera di quei biellesi che dal nulla salirono ad elevata posizione" puntò sull’innovazione nei reparti di filatura e tessitura. Il processo di modernizzazione si sviluppò soprattutto sotto la guida del figlio Silvio, che insieme allo zio Quintino, fu a capo dell’azienda dopo la morte prematura del padre, avvenuta nel 1915. Investendo sulla modernizzazione degli impianti di tessitura, filatura e tintoria e sui tessuti di qualità, arrivò a esportare i prodotti in Sud America e Medio Oriente.
Ma la storia si ripete: Silvio Cerruti morì prematuramente e il figlio Nino, appena ventenne, fu chiamato a dirigere il lanificio di famiglia. Con lui l’azienda compì un passo azzardato ma vincente: si inserì nel mondo della moda.
Il sig. Nino, stilista del cinema holliwoodiano e dei pantaloni per la donna, inventore della giacca decostruita, di numerosi profumi e del color ottanio, rimase presidente del lanificio fino alla sua morte, avvenuta nel gennaio 2021.
Nel 2022 il lanificio viene acquisito dal gruppo Piacenza, altra eccellenza biellese.
Note di lavoro
NCTN: R0252561
Numero della schedatura DocBi: 200 (scheda originale compilata da Pezzutto A., 2000)
Codice tesi: 0101A