Nel 1916, Lorenzo Chiorino - dopo essersi separato dal fratello Umberto - acquistò alcuni locali da Giuseppe Florio adibiti ad abitazione, fece abbattere alcuni muri interni per trasformare i locali in laboratori per la lavorazione delle pelli.
Nel 1921 fu richiesto il permesso di costruire un fabbricato rustico con una rimessa, una stalla e un fienile [ASCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1921].
Nello stesso 1921 fu costruita una portineria [ASCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1921].
Nel 1929 fu costruita una cabina dove collocare un motorino elettrico con idropompa per il sollevamento dell'acqua dal pozzo [ASCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1929].
Ancora nel 1929 fu modificato in parte lo stabilimento, fu edificato un edificio a due piani con un ampio sottotetto che fu adibito al pian terreno a magazzino per pelli fresche, laboratorio per la squadratura delle pelli, un deposito d'olio, di lubrificante, un sebatoio per l'acqua e un locale caldaia. Il primo piano fu adibito in vece ad essiccatoio [ASCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1929].
Sempre nel 1929 fu edificato un nuovo locale per vasche di lavaggio sull'area prima adibita a passaggio coperta da una tettoia. La costruzione era molto semplice, formata da pilastri in cemento armato collegati da stibbiate, il pavimento era in lastre di pietra. Vi era un ampio solaio utilizzato per l'essiccazione e come deposito delle pelli. Il tetto era di tegole piane su un'armatura in legno, il solaio er ain legno su travi in ferro, inferiormente soffittato con tavelle in cotto. Le vasche quasi completamente annegate nel pavimento erano in cemento. Il loro scarico si effettuava nella roggia del Vernato [ASCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1929].
Nel 1931 fu costruito un nuovo salone attiguo ai fabbricati già esistenti, vicino al passaggio coperto. Il nuovo locale aveva una copertura a sheds e una struttura in cemento armato [AUTCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1931].
Nel 1935 fu costruito un nuovo capannone con una struttura in cemento armato e una copertura a sheds [AUTCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1935].
Nel 1937 furono acquistati i locali dell'ex Saponificio Ciocchetti che confinavano con la conceria, i locali vennero ristrutturati e adibiti ad essiccatoio pelli. Fu installata una nuova caldaia [AUTCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1937].
Nel 1938 fu incanalata e coperta la roggia che affiancava i locali dell'ex Saponificio Ciocchetti, attraverso dei tubi in cemento armato per risanare tutta l'area [AUTCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1938].
Nel 1940 fu sopraelevato il fabbricato per l'essiccazione delle pelli [AUTCB, verbali del Consiglio Edilizio, Licenze Edilizie, 1940].
Configurazione strutturale primaria
Il complesso, conformato con una pianta longitudinale a forma a L, è formato da:
- palazzina preesistente a tre piani, con muri portanti perimetrali in mattoni, con ampi terrazzi;
- locale a due piani con una copertura piana e ampio porticato;
- fabbricato ad un solo piano con una copertura a sheds sostenuti da colonne in ghisa a tre campate.
Note di lavoro
NCTN: R0252566 Numero della schedatura DocBi: non indicato (scheda originale compilata da A. Pezzutto, 2000)