Architettura e Paesaggio
Lanificio Maurizio Sella [ARCHITETTURA]
Data: XVII secolo - esistente
Esistente, ma con differente destinazione d'uso
- Tipologia
- Tipologia edificio:
- stabilimento produttivo
- Tipologia specifica edificio:
- lanificio/tessitura
- Notizie storiche
- Descrizione:
- [sulla "Strada della lana"]
Il lanificio Maurizio Sella, ubicato sulla riva sinistra del Cervo, è costituito da una serie di edifici pluripiano disposti intorno a un lungo cortile e affacciati da un lato sul torrente e dall’altro sulla odierna via Corradino Sella. Fondato nel 1835 da Maurizio Sella con Giovanni Agostino Crolle (che dopo pochi anni abbandonerà l’impresa), esso incorporò via via alcune preesistenti strutture produttive: il “filatore” da seta con annesso lanificio, eretto ad opera della Congregazione del Santuario di Oropa a partire dal 1695, che ospitò il primo nucleo dell’azienda; la cartiera Mondella poi Robiolio, risalente al Cinquecento; gli attigui mulino e pesta da riso di origine più antica. La scelta di impiantare nel capoluogo un grande stabilimento meccanizzato si rivelò lungimirante, consentendo rapide comunicazioni con i mercati esterni, per l’approvvigionamento delle lane e lo smercio dei prodotti finiti. Attraverso successivi ampliamenti e aggiornamenti degli edifici e degli apparati produttivi – un edificio pluriplano venne ad esempio realizzato, nel 1865, per dotare il lanificio di nuovi reparti di tessitura – si andò formando uno dei più attivi e prosperi lanifici del Biellese. Cessata la produzione nei primi anni Sessanta del Novecento, il lanificio ospita oggi la Fondazione Sella, che conserva i fondi archivistici della famiglia e numerosi fondi fotografici.
[M.L.B.]
Nel 1695 la Congregazione del Santuario d’Oropa, su proposta dell'Abate Giuseppe Antonio Bertodano, fa erigere in questo sito un “Albergo di virtù col traffico di sete e lane con annesso filatoio di seta” e una cappella dedicata alla Madonna d’Oropa e a San Giobbe. Il progetto è affidato all'architetto (?) Giovanni Battista Negro di Pralungo. La progettazione era stata avviata già verso il 1680, ma l'approvazione del progetto da parte dell'autorità regia fu concessa il 2 gennaio 1695. La prima pietra fu posta il 6 giugno 1695. Il primo affittuario del lanificio è Pietro Gromo, fratello del canonico Giuseppe Antonio Gromo, Rettore di Oropa. Il contratto prevedeva che la metà degli utili ricavati andassero a beneficio del Santuario di Oropa. Nel 1700 locali adibiti a filatoio da seta furono affittati a Gerolamo Albiero, il contratto prevedeva il versamento di L. 5.700 per nove anni. Nel 1710 gli stessi locali furono dati in affitto a Vincenzo Tinnivella, poi (1712) a Giuseppe Rostagno di Torino.
Nel 1724 il filatoio passa ai banchieri Borletti e Maggia che lo affidano fino al 1745 all'agente Giacomo Antonio Gromo.
Nel 1757 il banchiere Andrea Maggia risulta unico conduttore dell'intero complesso.
Nel 1768 la conduzione risulta essere di diversi soci: Andrea Maggia e i signori Bernardi e Coppa.
Nel 1784 Giovanni Battista Coppa (?) diventa affittuario del complesso.
Nel 1834 l'Amministrazione del Santuario di Oropa con avviso d'asta comunica la decisione di alienare filatoio e lanificio.
Nel 1835 Agostino Crolle e Maurizio Sella acquistarono gli opifici per L. 50.000.
Negli anni tra il 1835 e il 1849 tutti gli immobili, con i relativi diritti sui salti d’acqua, vengono acquistati da Maurizio Sella per impiantarvi i nuovi macchinari tessili. Nel 1867 il lanificio, allora sotto la guida dei figli Giuseppe Venanzio e Quintino Sella, costruisce a monte dei preesistenti edifici un grande immobile multipiano di tipo “manchesteriano” da adibirsi a tessitura. Il lanificio continuerà successivamente ad essere guidato dai nipoti e pronipoti di Maurizio, fra cui in particolare ricordiamo la figura di Carlo Sella. Egli, con la collaborazione di altri industriali biellesi, all’inizio del Novecento fonda la Filatura di Tollegno. Ancora per sua iniziativa, dopo la prima guerra mondiale sorge l’Idroelettrica Maurizio Sella con l’impianto per la produzione di energia nell’Alta Valle di Adorno e impianti sussidiari presso la Filatura di Tollegno e nello stesso Lanificio Maurizio Sella.
Nel 1838 Agostino Crolle abbandona l'impresa. Maurizio Sella trasferisce la propria abitazione all'interno del lanificio. La casa, affacciata sul cortile interno, si riconosce perché sormontata da un orologio.
Nel 1867 Giuseppe Venanzio e Quintino Sella, succeduti a Maurizio nella guida del lanificio, costruiscono, a monte degli antichi edifici, un grande stabile multipiano di tipo “manchesteriano”. Ognuno dei cinque piani è destinato a una fase di lavorazione.
Nel 1907 fu ampliato il fabbricato e costruita una ciminiera per l'utilizzo delle caldaie a vapore.
Nel 1915 fu innalzato di due piani un braccio di fabbricato dello stabilimento.
Nel 1910 Corradino e Carlo Sella costituirono una nuova società, sempre in questa sede e con la storica ragione sociale "Maurizio Sella", per la "lavorazione di materie tessili in genere per conto terzi".
Nel 1928 la società mutò ragione sociale in Società Anonima Prodotti Industriali Tessili (SAPIT). Nei primi anni Trenta del Novecento lo stabilimento si sviluppò verso sud, lungo la riva del Cervo: così lo vediamo ancora oggi, con gli edifici ad altezze diverse, e una distesa di finestre regolari che seguono l’andamento del torrente. Cessata la produzione nel 1961, l’ex lanificio Maurizio Sella è stato sottoposto al vincolo monumentale.
Dal 1980 i locali del lanificio ospitano la Fondazione Sella, che conserva e valorizza i fondi archivistici della famiglia, sezioni operative del Gruppo Banca Sella e startup.
- Configurazione strutturale primaria
- Il complesso industriale è suddiviso in tre parti:
- lanificio;
- filatoio da seta;
- sbitazione degli operai .
I tre corpi del complesso sono disposti a "U" attorno a un grande cortile.
L'ala del complesso adibita in passato a filatoio è localizzata vicino alla strada che porta al Ponte della Maddalena, mentre il lanificio è situato lungo il Torrente Cervo.
Il filatoio:
- pianta di forma rettangolare, a quattro piani. Il pian terreno è suddiviso in 8 stanze;
- strutture verticali in pietre e mattoni;
- orizzontamenti: volte a crociera (primo piano);
- l'edificio è intonacato internamente ed esternamente;
- copertura a due falde con capriate in legno.
Il lanificio:
- pianta di forma rettangolare, a cinque piani;
- muri portanti perimetrali in pietre e mattoni; pilastri centrali in muratura e colonne in sienite con sovrastante capitello (nel piano seminterrato), sostituiti negli altri piani da colonnine in ghisa;
- orizzontamenti: volte a botte (piano seminterranto), voltini in laterizio sostenuti putrelle a doppia T (altri piani);
- copertura a due falde con capriate in legno.
L'edificio multipiano presenta una pianta a forma rettangolare allungata, a cinque piani più un sottotetto.
La struttura portante è mista: muri perimetrali portanti in mattoni e pietra, con pilastri centrali.
Come orizzontamenti sono presenti: volte a vela in mattoni, e volte a botte (nel piano sotterraneo), e solai in legno.
I diversi piani sono collegati da una scala in pietra.
La copertura è a due falde con capriate in legno e manto di copertura in coppi.
A nord del complesso era localizzata la roggia.
- Stato di conservazione
- Riferimento alla parte:
- intero bene
- Stato di conservazione:
- buono
- Indicazioni specifiche:
- 2019
- Note di lavoro
- NCTN: R0252560 Numero della schedatura DocBi: 203 (scheda originale compilata da A. Pezzutto, 2000) Codice tesi: 0104R. In origine le schede erano due: una per il filatoio/lanificio del Santuario di Oropa, l'altra per il Lanificio Maurizio Sella
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