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Documento
Atti della Società biellese per l'avanzamento delle Arti, dei Mestieri e dell'Agricoltura
Data: 6 ottobre 1879
Data topica Biella
Opuscoli a stampa con il discorso del presidente mons. Pietro Losana che illustrava i cambiamenti intervenuti dall'avvio della Società con la recente istituzione della Scuola Professionale e con l'intervento del direttore Giovanni Battista Riccardi che ripercorreva gli anni 1868-1870.
Questa relazione riporta che l'ultima riunione della Società risaliva al 4 agosto 1868 e che solo successivamente Quintino Sella aveva proposto l'istituzione di una Scuola professionale presso la Società perorando la causa della necessità di scuole atte a formare il personale per la crescente industria con il ministro Minghetti che la condivideva. Viste le caratteristiche economiche biellesi, si proponeva di istituire una Scuola adatta a formare gli addetti nelle materie di aritmetica e contabilità, geometria descrittiva e applicata, disegno, cinematica, meccanica applicata, costruzioni, tecnologia fisico-meccanica, tessitura, chimica applicata, tintura; alla Scuola sarebbero state annessi un laboratorio di chimica, un gabinetto di fisica e meccanica per le arti tessili, meccaniche e edilizie, un archivio di disegni e una biblioteca. Condiviso dal vescovo e dal Municipio di Biella, il progetto fu avviato in breve tempo all'inizio di ottobre del 1869 con il contributo del Consiglio Provinciale di 3.500 lire annue, del Municipio cittadino di 3.000 lire e dell'Ospizio di Carità di 1.000 lire del Governo infine con 6.000 lire all'anno, a cui si aggiunse il contributo della Società stessa pari a 1.500 lire, raggiungendo coì le 15.000 lire fissate come spese annuali preventivate. Il Sella si adoperò inoltre perchè con l'erezione della Scuola non dovesse cessare l'esistenza della Società; il decreto firmato il 27 ottobre 1869 dal ministro stabiliva l'erezione della nuova Scuola presso la Società alla quale era riservato un Consigliere (il primo fu Federico Boussu). Grazie alla presenza della Società nel Consiglio, la Scuola fece una deroga ai programmi governativi mantenendo l'insegnamento della grammatica e della calligrafia e l'accesso anche ad allievi temporanei; il Comune mise a disposizione i locali nell'ex convento di San Sebastiano. Nel 1870 si era aggiunta ai sostenitori la Camera di Commercio di Torino per l'importo di 2.500 lire annue e una sottoscrizione pubblica raggiunse in pochi mesi 9.000 (tra i benefattori sono citati Giovanni Antonio Ambrosetti, Alfonso La Marmora, Giovanni Battista Sella, Quintino Sella, Alessandro Rossi, Severino Grattoni, la ditta Chevalier di Parigi). Chiudono il documento l'elenco degli allievi premiati, il verbale del consiglio del 29 settembre (presidente mons. Losana, direttore G.B. Riccardi, consiglieri don Giacomo Marchisio, don Pietro Borrione, notaio Augusto Serra, don Severino Pozzo ispettore scolastico)
Questa relazione riporta che l'ultima riunione della Società risaliva al 4 agosto 1868 e che solo successivamente Quintino Sella aveva proposto l'istituzione di una Scuola professionale presso la Società perorando la causa della necessità di scuole atte a formare il personale per la crescente industria con il ministro Minghetti che la condivideva. Viste le caratteristiche economiche biellesi, si proponeva di istituire una Scuola adatta a formare gli addetti nelle materie di aritmetica e contabilità, geometria descrittiva e applicata, disegno, cinematica, meccanica applicata, costruzioni, tecnologia fisico-meccanica, tessitura, chimica applicata, tintura; alla Scuola sarebbero state annessi un laboratorio di chimica, un gabinetto di fisica e meccanica per le arti tessili, meccaniche e edilizie, un archivio di disegni e una biblioteca. Condiviso dal vescovo e dal Municipio di Biella, il progetto fu avviato in breve tempo all'inizio di ottobre del 1869 con il contributo del Consiglio Provinciale di 3.500 lire annue, del Municipio cittadino di 3.000 lire e dell'Ospizio di Carità di 1.000 lire del Governo infine con 6.000 lire all'anno, a cui si aggiunse il contributo della Società stessa pari a 1.500 lire, raggiungendo coì le 15.000 lire fissate come spese annuali preventivate. Il Sella si adoperò inoltre perchè con l'erezione della Scuola non dovesse cessare l'esistenza della Società; il decreto firmato il 27 ottobre 1869 dal ministro stabiliva l'erezione della nuova Scuola presso la Società alla quale era riservato un Consigliere (il primo fu Federico Boussu). Grazie alla presenza della Società nel Consiglio, la Scuola fece una deroga ai programmi governativi mantenendo l'insegnamento della grammatica e della calligrafia e l'accesso anche ad allievi temporanei; il Comune mise a disposizione i locali nell'ex convento di San Sebastiano. Nel 1870 si era aggiunta ai sostenitori la Camera di Commercio di Torino per l'importo di 2.500 lire annue e una sottoscrizione pubblica raggiunse in pochi mesi 9.000 (tra i benefattori sono citati Giovanni Antonio Ambrosetti, Alfonso La Marmora, Giovanni Battista Sella, Quintino Sella, Alessandro Rossi, Severino Grattoni, la ditta Chevalier di Parigi). Chiudono il documento l'elenco degli allievi premiati, il verbale del consiglio del 29 settembre (presidente mons. Losana, direttore G.B. Riccardi, consiglieri don Giacomo Marchisio, don Pietro Borrione, notaio Augusto Serra, don Severino Pozzo ispettore scolastico)