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Documento
"Fede di povertà" rilasciata dal giudice di Cavaglià, Perini, circa la povertà di Paola Maria Tarello dichiarata priva di "beni di fortuna" e di parenti prossimi o remoti in grado di aiutarla
Data: 29 maggio 1858
Data topica Cavaglià
La lettera del titolare della Giudicatura di Cavaglià era la risposta a una domanda inoltrata dal presidente dell'istituto, il sindaco di Biella. Le informazioni assunte riguardavano la donna, residente a Viverone, per la quale era stato addirittura organizzato un pranzo di beneficenza con raccolta fondi in suo favore, a dimostrazione della sua effettiva e grave indigenza.