Inventario
Documento
"Observations au Tableau N° 1", ossia osservazioni a un non meglio identificato prospetto n° 1 circa le modalità operative dell'istituto"
Data: 1800-1810
senza data, ma compilato in francese (epoca napoleonica).
La relazione indica anche le pratiche, non sempre valutate per buone, dell'esposizione e dell'affidamento alle nutrici (presso le quali gli esposti potevano risiedere fino ai dodici anni). L'ignoto redattore delle osservazioni sottolineava anche l'assenza, presso l'Ospizio degli Esposti, di un locale dedicato all'esposizione (mancava il curlo) e, di conseguenza, l'abitudine di lasciare i bambini "à la campagne", in luoghi nascosti. Esisteva, tuttavia, all'Ospizio di Carità (all'epoca nel soppresso convento di San Sebastiano) uno spazio adeguato nel quale operavano due "sages femmes" che ricevevano i bambini. Secondo l'analisi, gli esposti erano generalmente trattati bene, assistiti dal punto di vista medico e affidati a nutrici che si comportavano, di norma, in maniera soddisfacente.
Nello scritto, che potrebbe essere una sorta di bozza, si fa riferimento alla legge 30 Ventoso anno Quinto. Ovvero [dalla voce Loi du 27 Frimaire an V di Wikipédia]: "La legge del 27 Frimaio anno V, che corrisponde al 17 dicembre 1796, riguarda i bambini abbandonati. Attua i principi fondamentali del governo sull'assistenza ai bambini abbandonati e ritrovati. Questa legge, seguita dalla sentenza del 30 Ventoso anno V (20 marzo 1797) fu una delle leggi mantenute, anche se modificate, durante il Consolato e il Primo Impero".
Nello scritto, che potrebbe essere una sorta di bozza, si fa riferimento alla legge 30 Ventoso anno Quinto. Ovvero [dalla voce Loi du 27 Frimaire an V di Wikipédia]: "La legge del 27 Frimaio anno V, che corrisponde al 17 dicembre 1796, riguarda i bambini abbandonati. Attua i principi fondamentali del governo sull'assistenza ai bambini abbandonati e ritrovati. Questa legge, seguita dalla sentenza del 30 Ventoso anno V (20 marzo 1797) fu una delle leggi mantenute, anche se modificate, durante il Consolato e il Primo Impero".