Inventario
Documento
"Giurata relazione di perizia fatta dal Sig. Ingegnere provinciale Enrietti Grosso Francesco della casa di proprietà del Sig. Evasio Marandino, ed adjacente corte, chioso, e giardino"
Data: 1 Marzo 1837
Data topica Biella
L'ingegner Enrietti Grosso era originario di Castellamonte. Aveva ricevuto l'incarico della perizia da parte dell'Intendenza della Provincia di Biella in data 19 novembre 1836. Dopo il sopralluogo del 29 novembre effettuato in compagnia del sindaco di Biella, il professionista richiese documenti tecnici (fornitigli dall'architetto Maggia) per elaborare al meglio la sua perizia. Detti documenti (con disegni colorati levati in copia) datano al 20 febbraio 1837.
La disamina del perito serviva per stabilire il valore di mercato degli immobili al fine di fornire una base d'asta ufficiale per avviare una trattativa di compravendita con il proprietario, il sarto Evasio Marandino o Marendino. Gli immobili sono dettagliatamente descritti in ogni vano con rispettiva destinazione d'uso e il valore complessivo fu stabilito in lire 7000. Si trattava di acquistare la casa e le superfici attigue per dotare l'Ospizio degli Esposti di Biella di una nuova sede (cioè trasferirla da quella posta alla base della costa del Piazzo).
Allegato un certificato di iscrizione ipotecaria a favore della moglie di Evasio Marandino, Giuseppa fu Paolo Marocchetti, la cui dote era costituita proprio degli immobili oggetto della perizia (27 febbraio 1837).
L'acquisto, come è noto, andò in porto e l'istituto si trasferì nella sede ricavata negli stabili di cui sopra (oggi all'angolo tra via Cesare Battisti, ex via del Fossale, via Cavour e via Belletti Bona, già vicolo del Ricovero o di San Carlo).
La disamina del perito serviva per stabilire il valore di mercato degli immobili al fine di fornire una base d'asta ufficiale per avviare una trattativa di compravendita con il proprietario, il sarto Evasio Marandino o Marendino. Gli immobili sono dettagliatamente descritti in ogni vano con rispettiva destinazione d'uso e il valore complessivo fu stabilito in lire 7000. Si trattava di acquistare la casa e le superfici attigue per dotare l'Ospizio degli Esposti di Biella di una nuova sede (cioè trasferirla da quella posta alla base della costa del Piazzo).
Allegato un certificato di iscrizione ipotecaria a favore della moglie di Evasio Marandino, Giuseppa fu Paolo Marocchetti, la cui dote era costituita proprio degli immobili oggetto della perizia (27 febbraio 1837).
L'acquisto, come è noto, andò in porto e l'istituto si trasferì nella sede ricavata negli stabili di cui sopra (oggi all'angolo tra via Cesare Battisti, ex via del Fossale, via Cavour e via Belletti Bona, già vicolo del Ricovero o di San Carlo).