Inventario
Documento
"Stato indicativo de' soldati assentati sino alla pubblicazione del Regio Editto 16 febbraio 1816"
Data: 1816-1817
Data topica Biella
I nominativi riguardavano gli "appartenenti all'Università del Piano compreso Pavignano colle analoghe annotazioni raccolte a tutto li 11 dicembre 1816 in seguito ad avviso fattoli pervenire un caduno dalli sergenti muniti di manifesto prescrivente minacciose comminazioni resoli ostensivo e quelli dell'Università del Piazzo, Vernato, e Vandorno".
Le liste, piuttosto cospicue, indicano il nome e il luogo di abitazione dei soldati, nonchè le rispettive annotazioni circa lo stato di servizio.
Il regio editto 16 febbraio 1816 n° 320 sulle leve provinciali affidò tutte le operazioni relative alla leva al primo segretario di guerra e marina e fissò le competenze dell’ispettore delle leve in Torino e del governatore, dell’intendente e del commissario per le leve nelle province. Il Consiglio di leva fu istituito col medesimo editto per organizzare le operazioni della leva militare. Aveva sede nel capoluogo di provincia.
Allegata una lettera (a destinatario ignoto) del maresciallo d'alloggio comandante la divisione, Allemandi, circa l'arresto in caso di ritardo di un certo numero di militari in partenza (18 dicembre 1816).
Allegati anche "Testimoniali di sottomissione" passata da Carlo Giuseppe Canova a favore del soldato Giuseppe Blotto ritardatario nella partenza per raggiungere il corpo d'appartenenza in Genova (Brigata delle Guardie, Primo Battaglione, 11a Compagnia) per ragioni di salute, ma comunque tratto in arresto dai carabinieri per renitenza. Il Blotto era il massaro del Canova e quest'ultimo garantiva per lui e per il suo prossimo rientro al corpo (30 aprile - 1° maggio 1818).
Le liste, piuttosto cospicue, indicano il nome e il luogo di abitazione dei soldati, nonchè le rispettive annotazioni circa lo stato di servizio.
Il regio editto 16 febbraio 1816 n° 320 sulle leve provinciali affidò tutte le operazioni relative alla leva al primo segretario di guerra e marina e fissò le competenze dell’ispettore delle leve in Torino e del governatore, dell’intendente e del commissario per le leve nelle province. Il Consiglio di leva fu istituito col medesimo editto per organizzare le operazioni della leva militare. Aveva sede nel capoluogo di provincia.
Allegata una lettera (a destinatario ignoto) del maresciallo d'alloggio comandante la divisione, Allemandi, circa l'arresto in caso di ritardo di un certo numero di militari in partenza (18 dicembre 1816).
Allegati anche "Testimoniali di sottomissione" passata da Carlo Giuseppe Canova a favore del soldato Giuseppe Blotto ritardatario nella partenza per raggiungere il corpo d'appartenenza in Genova (Brigata delle Guardie, Primo Battaglione, 11a Compagnia) per ragioni di salute, ma comunque tratto in arresto dai carabinieri per renitenza. Il Blotto era il massaro del Canova e quest'ultimo garantiva per lui e per il suo prossimo rientro al corpo (30 aprile - 1° maggio 1818).