Inventario
Affitto dell'edificio da molino e batticanapa dal Comune di Praj alli Signori Lora Totino Celestino e Secondino per anni 30 mediante l'annua somma di £ 150
Il Consiglio Comunale di Pray in data 20 agosto 1865 deliberò di affittare il "proprio edifizio di molino a due copie di macine, e pesta, sito alli fini di Pray alli Cassinetti". La locazione sarebbe cominciata il 1° gennaio 1866 "epoca di scadenza dell'affitto col Signor Baravaglio Carlo". Nuovi affittuari erano i fratelli Celestino e Albino di Felice Lora Totino. Il primo dei fratelli era stato nel frattempo eletto consigliere e poi assessore comunale e quindi fu sollevata una questione di incompatibilità poi risolta favorevolmente dalla Deputazione Provinciale. Nell'atto è ripercorsa la storia degli ultimi locatari del mulino (Andrea Togna e poi Carlo Baravaglio) che lo conducevano con scarso profitto per il Comune di Pray. La locazione ai Lora Totino risultava molto più vantaggiosa anche perchè i due fratelli si assumevano ogni onere di riparazione, ordinaria e straordinaria per tutto il trentennio di durata del contratto. Il Comune di Pray da parte sua concedeva agli affittuari che fosse "facoltativo alla affittavoli Lora Totino di servirsi dell'acqua che dà moto alli edificii locati a qualunque uso comunque per quelli altri edificii o macchinismi che intendessero di costrurre, sia nell'edificio locato, come pure lungo la roggia molinaria non però inferiormente al molino, con che però a comodità della popolazione di Pray siano sempre andanti due macine per cereali ed una ruota per batticanapa". La manutenzione in moto del mulino e della pista da canapa doveva essere assicurata mediante un tenue corrispettivo: "per la macinatura soltanto quattro ettogrammi per ogni miria in quanto ai cereali, e centesimi dieci per ogni miriagrammo di canapa". Inoltre doveva essere garantito il diritto di adacquamento dei fondi agricoli e dei maceratoi per la canapa dei particolari aventi diritto. La "Settima inserzione" dell'atto è il testimoniale di stato degli stabili e dei meccanismi oggetto della locazione sottoscritto il 17 gennaio 1866 dai periti designati.
L'atto fu rogato dal notaio Dionigi Morelli di Crevacuore