Inventario
Atti della causa tra i cugini Ambrosetti e la Comunità di Sordevolo e altre carte della famiglia Ambrosetti
La causa riguardava un credito di lire 4.800 che gli Ambrosetti avevano contro la Comunità di Sordevolo in forza di cinque strumenti di obbligazione del 15 e 27 settembre 1648, 26 ottobre 1648, nonché 29 luglio e 9 agosto 1650 (con relativi interessi decorsi). Sono presenti in copia anche altri documenti precedenti, a partire dal 1625, e carte successive fino al 1734 circa. Tali crediti, secondo i creditori, ponevano gli stessi Ambrosetti al riparo di qualsiasi richiesta generata da imposizioni fiscali della Comunità di Sordevolo. Il dibattimento si svolge a Torino, presso il Reale Senato di Piemonte, di fronte al giudice senatore e consigliere Giuseppe Amedeo Ermano conte di Gros e Villanova. Il causidico Alberto Agostino Viana era il procuratore della Comunità di Sordevolo, mentre il causidico Bartolomeo Campana (poi sostituito dal procuratore Ravichio) era il procuratore di Gregorio, don Giovanni Battista, Giovanni Martino e altro Giovanni Battista Ambrosetti nonché di Ambrogio e Melchiorre Petiva, tutti di Sordevolo. Rispetto al resto dei documenti sono da evidenziare le due sentenze: la prima, effettiva, del 28 settembre 1723 (Ambr 2.027) e quella "annunciata" nel "Memoriale ad udir sentenza" del 26 novembre 1725 (Ambr 2.051).
Nella documentazione prodotta per la causa sono inclusi anche atti relativi ai nobili Berzetti di Buronzo e al conte Gioannini di Sordevolo con riferimenti a Piverone.
Da segnalare la "Nota delle prodotte" (Ambr 2.071) per la elencazione descrittiva sintetica di buona parte delle carte rilegate nel volume nel quale, peraltro, sono inseriti alcuni documenti al momento privi di connessione rispetto al corpo principale (i cinque atti del 1727 relativi al chierico Carlo Giuseppe Benedetto Ambrosetti di Sordevolo in riferimento alla sua lite con le comunità di Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore e Sordevolo)