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Relazione di perizia di stima dei beni stabili propri dei Signori F.lli Zignone fu Carlo in Ponzone di Flecchia 1923
Data: 1923
Data topica Pray
Relazione eseguita dall’ing. Comotto in seguito alla morte di Silvio Zignone (probabilmente durante la Grande Guerra) per stabilire la quota spettante alla vedova Marcellina Broglia ed ai suoi figli.
Leggendo la descrizione della "perizia di stima di beni stabili propri dei Signori F.lli Zignone fu Carlo in Ponzone di Flecchia" si nota che le caratteristiche e la disposizione del lanificio sono rimaste praticamente invariate fino ad oggi. Questo atto redatto nel 1924 per registrare una nuova divisione tra i tre fratelli Zignone e i figli di Silvio, morto nel 1922, registra un' interessante descrizione del lanificio (materiali utilizzati, infissi, scale): il fabbricato industriale è costituito da tre piani, più sottotetto e seminterrato; dal fabbricato, attraversando il torrente Ponzone tramite una passerella, si può accedere ai "casotti delle ruote idrauliche". La descrizione contiene anche una parte inerente l' impianto della forza motrice, generata per mezzo di due ruote idrauliche (riprodotte nel disegno usato per l'intestazione della carta da lettera del lanificio Giletti) dislocate sui due salti d'acqua mediante dighe e canali dal rio Scoldo e dal torrente Ponzone. Di fronte alla grande ruota idraulica, al di là della strada provinciale, c'era una tettoia di vecchia costruzione utilizzata come deposito legnaia, oggi quasi totalmente distrutta
Leggendo la descrizione della "perizia di stima di beni stabili propri dei Signori F.lli Zignone fu Carlo in Ponzone di Flecchia" si nota che le caratteristiche e la disposizione del lanificio sono rimaste praticamente invariate fino ad oggi. Questo atto redatto nel 1924 per registrare una nuova divisione tra i tre fratelli Zignone e i figli di Silvio, morto nel 1922, registra un' interessante descrizione del lanificio (materiali utilizzati, infissi, scale): il fabbricato industriale è costituito da tre piani, più sottotetto e seminterrato; dal fabbricato, attraversando il torrente Ponzone tramite una passerella, si può accedere ai "casotti delle ruote idrauliche". La descrizione contiene anche una parte inerente l' impianto della forza motrice, generata per mezzo di due ruote idrauliche (riprodotte nel disegno usato per l'intestazione della carta da lettera del lanificio Giletti) dislocate sui due salti d'acqua mediante dighe e canali dal rio Scoldo e dal torrente Ponzone. Di fronte alla grande ruota idraulica, al di là della strada provinciale, c'era una tettoia di vecchia costruzione utilizzata come deposito legnaia, oggi quasi totalmente distrutta