L'Habit de l'Homme en 1752

Il manifesto rappresenta una sorta di contesto architettonico domestico o manifatturiero (casa a più stanze, atelier o opificio) in stile gotico. In alto, sotto la croce e lo stemma del Regno del Belgio, appare l'iscrizione "L'Habit de l'Homme en 1752". Sui lati si notano quattro nicchie contenenti altrettante figure (allegoriche?), tre maschili e una femminile. In ognuna delle stanze sono inserite una o più lavorazioni specifiche: "Le lavage de la laine" (il lavaggio della lana), "Le battage" (la battitura), "Le séchage" (l'asciugatura), "Le drousseur de laine" (il cardatore di lana), "Le grand rouet" (il grande filarello), "Le dévidoir" (l'aspatoio), "Le rouet au salon" (il filarello nel salone), "L'ourdissoir" (l'orditoio), "Le foulons" (i folloni), "La basse lisse" (la passatura nei licci), "Le métier du tisseur" (il mestiere del tessitore, ossia il telaio), "Le lavage des pièces" (il lavaggio delle pezze), "Le ramage" (l'asciugatura sulle ramme, ossia stenditoi), "Le travail des tondeurs" (il lavoro dei tonditori, ossia la cimatura), "La presse" (la pressatura delle stoffe), "Le travail du laineur" (la garzatura con cardi naturali) e "Le mouillage" (l'umidificazione durante l'arrotolamento della pezza).
In basso compare l'iscrizione motivatoria: "Offert en souvenir du Centenaire de l'Indèpendance Belge" (Offerto in ricordo del Centenario dell'Indipendenza Belga) dalla ditta "Edm. Herck, Verviers - Belgique Machines et accessoires pour l'industrie textile" (Edmond Herck, Verviers - Belgio Macchine e accessori per l'industria tessile). In basso a destra si nota anche l'indicazione dell'autore: Iwan Florence di Verviers