Inventario
Fondo
Fondo Moda Biella
Data: 1910 - 2000
Datazione calcolata
Data topica Cerreto Castello
Donazione di Guido Coda al DocBi Centro Studi Biellesi.
Nel 2003 Guido Coda, disegnatore e imprenditore tessile, dona al DocBi la sua piccola ma notevole collezione personale. Si tratta di dossier che riassumono con ritagli di tessuti molto particolari vent’anni di attività tra i telai dell’azienda di Cerreto Castello e l’alta moda milanese. Dal 1975 al 1994, la Biella Moda ha tessuto esclusivi per i grandi nomi dell’haute couture italiana, da Krizia a Versace, ma soprattutto per Giorgio Armani. Il campionario, che si riferisce anche agli accessori (scialli, sciarpe, ecc.), è pressoché privo di indicazioni tecniche e cronologiche, ma gli intrecci e gli accostamenti cromatici parlano di creatività e di flessibilità rispetto alle necessità dei clienti stilisti. Insieme alla propria raccolta, Guido Coda ha fatto arrivare anche alcuni pezzi da lui acquistati anni prima in un lanificio di Strambino in via di dismissione. Si tratta di alcuni bunches e di un campionario da esposizione del Lanificio Basilio Bona di Caselle Torinese realizzato dall’Associazione Italiana dell’Industria Laniera per l’Exposition Universelle et Industrielle di Bruxelles del 1910 (vedi fondo Lanificio Lora Totino). Le mazzette contengono tessuti apparentemente ordinari, ma che a un esame più attento rivelano azioni di finissaggio di notevole raffinatezza considerando che datano all’inizio del Novecento.
I campionari e le tirelle della Collezione Moda Biella, non essendo tutti databili, sono stati ordinati per articolo e non in ordine cronologico. Gli altri documenti e campionari sono stati ordinati per data
Nel 2003 Guido Coda, disegnatore e imprenditore tessile, dona al DocBi la sua piccola ma notevole collezione personale. Si tratta di dossier che riassumono con ritagli di tessuti molto particolari vent’anni di attività tra i telai dell’azienda di Cerreto Castello e l’alta moda milanese. Dal 1975 al 1994, la Biella Moda ha tessuto esclusivi per i grandi nomi dell’haute couture italiana, da Krizia a Versace, ma soprattutto per Giorgio Armani. Il campionario, che si riferisce anche agli accessori (scialli, sciarpe, ecc.), è pressoché privo di indicazioni tecniche e cronologiche, ma gli intrecci e gli accostamenti cromatici parlano di creatività e di flessibilità rispetto alle necessità dei clienti stilisti. Insieme alla propria raccolta, Guido Coda ha fatto arrivare anche alcuni pezzi da lui acquistati anni prima in un lanificio di Strambino in via di dismissione. Si tratta di alcuni bunches e di un campionario da esposizione del Lanificio Basilio Bona di Caselle Torinese realizzato dall’Associazione Italiana dell’Industria Laniera per l’Exposition Universelle et Industrielle di Bruxelles del 1910 (vedi fondo Lanificio Lora Totino). Le mazzette contengono tessuti apparentemente ordinari, ma che a un esame più attento rivelano azioni di finissaggio di notevole raffinatezza considerando che datano all’inizio del Novecento.
I campionari e le tirelle della Collezione Moda Biella, non essendo tutti databili, sono stati ordinati per articolo e non in ordine cronologico. Gli altri documenti e campionari sono stati ordinati per data