Inventario
Fondo
Fondo Famiglia Trivero
Data: 1909 - 1940 circa
Data topica Pettinengo
L’ambito delle 108 stampe e delle poche decine di negativi che compongono questo fondo è schiettamente familiare. Fanno riferimento alla famiglia Trivero di Pettinengo per il ventennio successivo al 1910 anche se si possono indicare alcuni elementi precedenti. La gran parte delle immagini riguarda gruppi o ritratti singoli di parenti, spesso emigranti in Francia, o si riferisce ai due personaggi della famiglia, Clotilde e Mario, che vengono menzionati più di frequente nelle sintetiche didascalie manoscritte a tergo delle fotografie. Due albumine sono le stampe degne di maggior attenzione. La prima risale al 1871 ed è una foto ricordo per un matrimonio: nel luglio di quell’anno l’allora vescovo di Biella Losana celebrò le nozze di Elisa Bettina Faccio, figlia dell’ingegner Pietro, con l’avvocato Annibale di Vincenzo Garbaccio. Il fotografo fu il celebre Le Lieure di Torino. La seconda, priva di data ma non molto posteriore alla precedente, ritrae un’anonima signora vestita alla valligiana. Il vero punto di interesse sta però nel verso. Si tratta di una burla quella che l’autore della stampa, tale Nando, volle tramandare perché nella dicitura, descrivendo appunto se stesso, scrisse così: «Quasi fotografo, pittore in bianco, fabbricante di museruole e brevettato per il gonfiamento di palloni». In calce l’estroso Nando appose un poco rassicurante «nota bene»: «Finché esisteranno i positivi non si conservano i negativi»