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Miseria fisica e miseria morale : Alla sede di un Comitato Maternità e Infanzia
Data: 26 maggio 1930
Data topica Biella
Articolo pubblicato su Il Popolo Biellese. Hedda parla di un episodio successo in un emblematico Comitato Maternità e Infanzia, per trattare in realtà la problematica più alta della miseria morale di alcuni immigrati, "veneti e meridionali venuti dai campi". La poetessa narra, in seguito alla sua esperienza di segretaria presso uno di questi istituti, di alcuni personaggi che non facevano altro che continuare a recarsi al comitato per chiedere letteralmente l'elemosina per poter tirare avanti, mentre in realtà, a parere di Hedda, si tratta molto semplicemente di "poltroni, nati senza alcuna attitudine nè volontà di lavorare".
Lucia riporta in discorso diretto le parole delle persone che si recavano al Comitato, tracciando soprattutto le caratteristiche del dialetto veneto.
L'articolo è introdotto da una prefazione di Vittorio Sella.
L'articolo ha suscitato parecchie polemiche tra i veneti residenti nel Biellese, culminate in una lettera anonima di attacco ad Hedda, indirizzata a Il Popolo Biellese. A seguito di questi avvenimenti, il 9 giugno 1930 uscirà un articolo intitolato Precisazioni : Hedda ai veneti, in cui Hedda spiegherà ulteriormente la sua opinione.
Lucia riporta in discorso diretto le parole delle persone che si recavano al Comitato, tracciando soprattutto le caratteristiche del dialetto veneto.
L'articolo è introdotto da una prefazione di Vittorio Sella.
L'articolo ha suscitato parecchie polemiche tra i veneti residenti nel Biellese, culminate in una lettera anonima di attacco ad Hedda, indirizzata a Il Popolo Biellese. A seguito di questi avvenimenti, il 9 giugno 1930 uscirà un articolo intitolato Precisazioni : Hedda ai veneti, in cui Hedda spiegherà ulteriormente la sua opinione.