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Elettrotecnica Vallestrona di Giuseppe Sommaruga | Fondo
Carteggio con Oreste Giletti relativo alla liquidazione del lanificio di Ponzone | Documento
Documento
Carteggio con Oreste Giletti relativo alla liquidazione del lanificio di Ponzone
Data: 20 dicembre 1938 - 17 febbraio 1939
Data topica Ponzone
Valle Mosso
Valle Mosso
Oreste Giletti ringraziava la Elettrotecnica Vallestrona per aver aderito amichevolmente alla liquidazione della cessata azienda tessile ponzonese accettando, senza sollevare questioni, la ripartizione dell'esecutore fallimentare, ovvero poco più del 50% del credito che vantava nei confronti del liquidato Lanificio Anselmo Giletti. L'imprenditore laniero continuava la sua lettera del 20 dicembre 1938 con queste parole: "con tale riparto io ho estinto giuridicamente le mie obbligazioni verso i miei creditori, ma, poichè la nuova Ditta con un assiduo lavoro ha ripreso la sua efficienza ed io ho potuto trarne vantaggio, intenderei soddisfare integralmente tutti quei creditori che ebbero fiducia in me e nella mia ex Azienda a quale, senza la sfiducia e l'intolleranza di altri, non avrebbe subite le note traversie ed avrebbe superato, senza danno di alcuno, un incidentale periodo di crisi".
La risposta del 16 febbraio 1939 da parte della Elettrotecnica Vallestrona segnalava che, in verità, la quota corrisposta dal liquidatore era del 60% del credito e che non era stato possibile "rintracciare gli elementi per poter rispondere in modo preciso alla di Lei richiesta", cioè informazioni precise sull'entità della porzione mancante. Lasciavano quindi a Oreste Giletti l'iniziativa per la promessa ulteriore liquidazione aggiungendo: "apprezziamo e ci congratuliamo vivamente pel Suo atto unico più che raro in commercio".
La successiva lettera da Ponzone (17 febbraio 1939) comunicava che la nuova ditta Giletti aveva corrisposto 1898,10 lire a saldo rispetto "al debito ammesso al passivo della liquidazione della vecchia Ditta", cioè complessive 4745,2 lire. La liquidazione era avvenuta in data 16 febbraio 1932, ossia sette anni prima, quando la Elettrotecnica Vallestrona aveva percepito il citato 60% del suo credito.
La risposta del 16 febbraio 1939 da parte della Elettrotecnica Vallestrona segnalava che, in verità, la quota corrisposta dal liquidatore era del 60% del credito e che non era stato possibile "rintracciare gli elementi per poter rispondere in modo preciso alla di Lei richiesta", cioè informazioni precise sull'entità della porzione mancante. Lasciavano quindi a Oreste Giletti l'iniziativa per la promessa ulteriore liquidazione aggiungendo: "apprezziamo e ci congratuliamo vivamente pel Suo atto unico più che raro in commercio".
La successiva lettera da Ponzone (17 febbraio 1939) comunicava che la nuova ditta Giletti aveva corrisposto 1898,10 lire a saldo rispetto "al debito ammesso al passivo della liquidazione della vecchia Ditta", cioè complessive 4745,2 lire. La liquidazione era avvenuta in data 16 febbraio 1932, ossia sette anni prima, quando la Elettrotecnica Vallestrona aveva percepito il citato 60% del suo credito.