Inventario
3° Convegno Tessile e Salute
Introduzione
di Franco Piunti
L’Associazione Tessile e Salute nasce nel 2001 con l’obiettivo di migliorare, tramite il dialogo tra medici e produttori tessili, la qualità dei prodotti tessili.
Lo scenario in cui opera l’Associazione è quello europeo ed in particolare le iniziative intraprese fanno riferimento alle normative relative alla tutela della salute dei consumatori.
Com’è noto, infatti, la Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, “Programma d'azione comunitario nel campo della sanità pubblica (2003-2008)”, individua come obiettivi strategici il miglioramento dell'informazione e delle conoscenze per lo sviluppo della sanità pubblica; il miglioramento della capacità di reagire rapidamente e in modo coordinato alle minacce che incombono sulla salute; la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. Ma non solo:
Il Trattato di Amsterdam invita la Comunità a tutelare la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori nonché a promuovere il loro diritto all'informazione, all'educazione e all'organizzazione per la salvaguardia dei propri interessi.
L'Unione Europea riconosce, infatti, i diritti fondamentali dei consumatori, internazionalmente accettati: il diritto alla tutela degli interessi finanziari; il diritto alla protezione degli interessi legali; il diritto alla rappresentanza e alla partecipazione; il diritto all'informazione e all'istruzione.
Il D.M 7 settembre 2002 recepimento della direttiva 2001/58/CE,“riguardante le modalità dell’informazione sulle sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio” afferma inoltre:
“si definisce prodotto sicuro qualsiasi prodotto che, in condizioni di uso normali o ragionevolmente prevedibili, compresa la durata e, se del caso, la messa in servizio, l’installazione e le esigenze di manutenzione, non presenti alcun rischio oppure presenti unicamente rischi minimi, compatibili con l’impiego del prodotto e considerabili accettabili nell’osservanza di un livello elevato di tutela della salute e della sicurezza delle persone”.
In questo contestol’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) si pone l’obbiettivo di armonizzare le varie normative avendo come obiettivi fondamentali: migliorare la protezione dell’uomo e dell’ambiente con un sistema internazionale per la comunicazione dei pericoli;fornire un quadro di riferimento ai paesi privi di un sistema esistente; ridurre la necessità di sperimentazioni e valutazione dei prodotti chimici; facilitare gli scambi commerciali a livello internazionale di prodotti per i quali i pericoli sono stati valutati internazionalmente
E, per concludere, nel 2001 è stato pubblicato il documento finale elaborato dall’OCSE che descrive i principi sui quali si basa il sistema di classificazione di pericolosità per la salute umana e per l’ambiente da applicare alle sostanze chimiche e alle loro miscele. I principi generali sui quali si è basato il lavoro sono stati:
- il mantenimento dello stesso livello di protezione dei lavoratori, consumatori, pubblico in generale e ambiente;
- la classificazione solo in base alle proprietà intrinseche di sostanze e miscele naturali e sintetiche; i criteri per stabilire una base comune da cui selezionare gli elementi rilevanti comuni a diversi settori ( trasporto, consumatori, lavoratori, ambiente );
- l’armonizzazione sia dei criteri di classificazione sia degli strumenti di comunicazione del pericolo (etichettatura): tutti i sistemi esistenti saranno soggetti a variazioni quindi dovranno essere previste misure transitorie quando si adotterà il nuovo sistema; si deve assicurare il coinvolgimento delle organizzazioni internazionali dei lavoratori, consumatori e di altre organizzazioni rilevanti;
- la comunicazione del pericolo deve essere di facile comprensione da parte dei destinatari (lavoratori, consumatori, pubblico);
- la salute dei lavoratori e del pubblico in generale deve essere salvaguardata anche proteggendo il segreto commerciale, adottando la confidenzialità come previsto dalle Autorità Competenti.
Su questi principi e su queste azioni l’Associazione Tessile e Salute ha basato la propria attività e la propria funzione di riferimento tecnico scientifico eintende coinvolgere attivamente le organizzazioni scientifiche, i produttori e i consumatori, oltre naturalmente al mondo della sanità.
Che cosa chiede l’Associazione Tessile e Salute alla Sanità?
Il dialogo e la condivisione di obiettivi tra medici e produttori ha consentito la messa a punto di prodotti tessili sicuri e non nocivi, la definizione di etichette basate sulla evidenza scientifica, la definizione delle priorità sanitarie sulle quali congiuntamente operare. A ciò si aggiunga che la ricerca sui materiali e sui prodotti permette di sviluppare soluzioni tecniche capaci di migliorare la cura e la prevenzione di patologie mediante uso di materiali tessili. Sforzi e risultati importanti favoriti dalla definizione e dalla condivisione di un linguaggio e di parametri scientifici comuni tra produttori e mondo della sanità. Per questo l’impegno e la collaborazione dei medici a questo progetto ne rappresenta una delle condizioni base di successo.
Il contributo del mondo sanitario può esplicarsi nella realizzazione di:
- una banca dati sulle sostanze chimiche presenti nei prodotti tessili;
- un osservatorio nazionale sulle dermatiti da contatto,
- una banca dati sulle materie e sulle proprietà dei prodotti tessili;
- una banca dati delle imprese tessili che condividono la filosofia di Tessile e Salute;
- una rete interdisciplinare di ricerca italiana ed europea;
- un dizionario dei termini tecnici relativi al tessile;
e soprattutto:
- prodotti tessili più sicuri ed in grado di migliorare il comfort, prevenire e curare le condizioni patologiche
Cosa l’Associazione chiede ai produttori?
Ciò che si chiede è essenzialmente la disponibilità a confrontarsi con il mondo scientifico e sanitario, sulla messa in sicurezza sia del prodotto finale (nella fase progettuale, sperimentale e nella verifica in campo) sia del processo produttivo. Si chiede inoltre la disponibilità a contribuire alla creazione delle banche dati sui prodotti tessili e, soprattutto, la disponibilità a migliorare progressivamente il processo produttivo in relazione all’impatto ambientale ed alla bio-compatibilità;
Cosa l’Associazione può dare ai produttori ?
L’Associazione ha finalità scientifiche e divulgative, per questo, operando come “ponte” tra medici e produttori può fornire a questi ultimi informazioni e conoscenze utili a migliorare i propri prodotti individuando nuovi mercati e campi applicativi. Un supporto scientifico che si esplica nella definizione delle proprietà descritte in etichetta, nella realizzazione di banche dati consultabili, nella relazione con istituti di ricerca e laboratori, nella consultazione delle normative, in altre parole: tutto ciò che può favorire la messa sul mercato di prodotti sicuro e lo sviluppo della ricerca tecnologica sui materiali innovativi.
Cosa l’Associazione chiede alle Associazioni dei consumatori?
L’ Associazione si propone quale punto di riferimento tecnico per la valutazione delle qualità dei prodotti tessili. Per questo è importante che i rappresentanti dei consumatori partecipino attivamente alla vita della associazione per individuare le priorità, sensibilizzare i consumatori sul valore espresso nella produzione e nel prodotto tessile italiano ed europeo, stimolare una domanda di prodotti sicuri e di qualità ed, infine, sensibilizzare le istituzioni italiane ed europee verso la definizione di normative che garantiscano sempre più la qualità della vita e dell’ambiente.
Ed ecco, infine le azioni avviate dall’Associazione Tessile e Salute in questi tre anni di attività, al di là dei momenti di divulgazione rappresentanti dai Forum internazionali:
1) Messa in sicurezza del prodotto tessile mediante:
- banca dati delle sostanze chimiche per mettere in sicurezza i prodotti tessili;
- osservatorio nazionale sulle dermatiti originate da prodotti tessili;
- produzione di standard qualitativi e metodologie di valutazione dei manufatti tessili;
2) Evidenziazione delle problematiche riferite al comfort, alla prevenzione ed al miglioramento delle condizioni sanitari;
3) Costruzione di una rete di contatti tra produttori, sanità e ricerca italiana ed europea per progetti interdisciplinari riferiti alla modellizzazione della pelle al fine di favorire una interazione con i prodotti tessili.
Un impegno che ha già dato importanti risultati e che sarà intensificato nei prossimi anni anche grazie al consenso ottenuto dall’Associazione Tessile e Salute presso istituzioni pubbliche e private, associazioni, luoghi di studio, aziende.