Inventario
Un nuovo brevetto di grande prospettiva: il tessuto “antiago”.
Tessuto “ANTIAGO” una nuova prospettiva per l’antinfortunistica, i presidi ospedalieri, l’arredamento pubblico e la difesa personale.
E’ il tema della relazione presentata da Paolo Cappellari, ricercatore autonomo, esperto di sistemi di produzione e di materiali innovativi tessili per forniture ospedaliere e forniture militari.
Il pubblico ha dimostrato grande curiosità soprattutto per la dimostrazione pratica effettuata dal relatore, utile a riconoscere le caratteristiche di resistenza di un guanto alla penetrazione di un ago da siringa, che è stato puntato più volte sulla superficie palmare fino alla sua rottura.
Il brevetto tutto italiano è la risposta a un problema da tempo irrisolto e apre nuove prospettive per la produzione di molteplici materiali in settori molto diversi: l’antinfortunistica, il campo aerospaziale per la produzione di tute, la produzione di capi di abbigliamento protettivi, come guanti per la raccolta rifiuti, solette per le scarpe da lavoro. Si potrebbe utilizzare questo prodotto anche nell’arredamento di locali pubblici a difesa di eventuali atti vandalici e perciò adattabile alla produzione di arredamento per carrozze ferroviarie, arredamento di aeroporti o arredamento di impianti privati come discoteche e cinema.
Nel campo delle forniture militari il tessuto “antiago” permette resistenza alla penetrazione diretta da chiodi, schegge, pugnali ed armi bianche in genere; è utile sottolineare che i giubbotti antiproiettile o antisommossa in dotazione alle varie strutture militari non riparano dal colpo diretto da arma bianca.
Grazie alla sua struttura leggera, duttile e di bassa sezione inoltre il tessuto antiago può occupare superfici maggiori rispetto alle strutture rigide dei giubbotti antiproiettile.
La produzione del prototipo del guanto presentato al convegno dimostra la fattibilità industriale e le prerogative per uno sviluppo diversificato e con larghi margini di miglioramento qualitativo.