Inventario
Calzetteria femminile a compressione graduata di classe A.
Innanzitutto: capire e informare le consumatrici
Nel 2002 al settore ricerca e sviluppo dell’Industria Bustese Calze, è stato richiesto di sviluppare una nuova linea di calzetteria preventiva.
Il target di destinazione è un pubblico rappresentato da donne giovani e di media età, senza particolari problemi di insufficienza venosa agli arti inferiori e alle quali l’utilizzo di calze elastiche può essere consigliato per prevenire le eventuali patologie citate, generate essenzialmente dallo stile di vita attuale, dalla sedentarietà, dall’alimentazione e da condizioni di stress.
Valutando il target sono stati definiti anche i requisiti necessari alla collocazione commerciale del prodotto che possono essere riassunti essenzialmente in un limite di prezzo al pubblico (assolutamente non superiore ai 10 euro al paio) e in un comfort superiore ai normali articoli preventivi in maglia a rete.
Le potenziali utilizzatrici dei prodotti standard in maglia a rete, ne criticano soprattutto l’aspetto eccessivamente medicale e poco giovanile.
Per lo sviluppo degli articoli,è stata considerata la norma UNI ENV 12718 2001 “Calze medicali a compressione” con particolare riferimento alla classe di compressione inferiore: Classe A 13 - 17 hPa (10 - 14 mm/Hg). La norma UNI ENV 12718 è un documento completo e complesso che definisce sia i requisiti che i metodi di prova per la verifica degli stessi.
Nell’applicazione della normativa di riferimento, volendo proporsi in maniera diversa dalle calze mediche terapeutiche delle classi superiori, sorgono alcune complicazioni.
Per la definizione delle taglie, è stabilito che queste vengano indicate attraverso dei numeri, riferiti direttamente alle dimensioni della gamba che l’indumento deve vestire e per le quali vengono garantite le proprietà compressive.
Le stesse dimensioni sono necessarie inoltre per la misura strumentale della compressione.
La suddetta definizione della taglia, normalmente impiegata dagli specialisti nella prescrizione delle calze elastiche, risulta difficile da comprendere quando l’indumento viene semplicemente consigliato a scopo preventivo, magari dal medico di base, senza ulteriori informazioni se non la semplice “pesantezza” indicativa della maglia (denari).
Scegliere un indumento della taglia sbagliata può compromettere l’efficacia dello stesso.
A tale scopo le definizioni richieste dalla norma devono essere integrate con dei dati di facile lettura che l’utilizzatrice sicuramente conosce, quali la statura e il peso.
Quante persone che non sono state curate da specialisti conoscono le circonferenze e l’altezza delle proprie gambe?.
Considerando un target femminile di normale struttura fisica, attraverso un’analisi antropometrica, non è difficile aggiungere alle dimensioni della gamba anche la statura e il peso corrispondenti.
Una ulteriore informazione che l’utilizzatrice deve poter leggere correttamente è il livello o meglio “la classe” di compressione.
E’ un valore non direttamente correlabile alla pesantezza della maglia e normalizzato in 5 classi principali.
Classe A : 13 – 17 hPa (10 – 14 mmHg) ;
Classe I.L : 20 – 23 hPa (15 – 17 mmHg) ;Classe I.H : 24 – 28 hPa (18 – 21 mmHg) ;
Classe II : 31 – 43 hPa (23 – 32 mmHg) ;
Classe III : 45 – 61 hPa (34 – 46 mmHg) ;
Classe IV : oltre 65 hPa (oltre 49 mmHg).
Normalmente nelle calzetteria comprimente, la pesantezza è riferita al titolo (grossezza) espresso in denari (den), del filo elastico inserito nell’indumento.
A parità di grossezza del filo si possono ottenere, entro certi limiti, articoli con diverse classi di compressione.
Nella calzetteria standard invece la pesantezza è un parametro che viene collegato alla durata all’uso del prodotto e al comfort percepito durante l’indossamento.
Quindi alle consumatrici saranno indicate sia la classe di compressione che la pesantezza indicativa.
L’estensibilità del tessuto
Tra i requisiti richiesti vi è anche l’estensibilità della maglia.
Il parametro non è perfettamente rispettabile utilizzando una struttura a rete standard velata; l’adeguata elasticità è ottenibile inserendo un filo elastomerico in tutti i punti di maglia.
Ciò viene già effettuato nei prodotti medicali delle classi di compressione superiori ; ma ha come conseguenza un deciso incremento della pesantezza della maglia.
Il metodo di prova per la determinazione della compressione normalizzato non è attualmente accreditato presso nessun laboratorio Italiano.
In accordo con il Centro Tessile Cotoniero S.p.A. è stata studiata l’applicazione della prova. Praticamente il test consiste nel misurare la forza necessaria ad estendere il settore dell’indumento in esame dalla dimensione di riposo alle dimensioni di vestibilità minima e massima. Con la formula di Laplace viene calcolata la compressione.
L’articolo da testare deve essere precedentemente sottoposto ad un trattamento di lavaggio e deve essere marcato ai punti di misurazione in relazione alle dimensioni della gamba che deve vestire.
L’utilizzo dei metodi di misura della compressione già normalmente impiegati è ammesso purchè riferibile al metodo normalizzato attraverso test di comparazione: i risultati medi non devono comunque discordarsi dal + o - 10%.
Il settore ricerca e sviluppo IBICI ha messo a punto grazie all’impiego delle moderne macchine circolari di calzetteria e dei fili elastomerici ricoperti realizzati internamente, un tipo di maglia a rete velata di notevole elasticità con l’elastomero LYCRA ® inserito in tutti i ranghi.
L’intreccio è stato denominato Microrete 3D.
La pesantezza indicativa della maglia è 70 denari e consente di ottenere prodotti con compressione di classe A in grado di rispettare i requisiti della norma ENV 12718.
Per dimostrare le proprietà elastocompressive sono stati costruiti dei collant nelle taglie medie “2M e 3L” in maglia Microrete 3D e le misurazioni sono state confrontate con quelle ottenute parallelamente su articoli di taglia corrispondente in maglia a rete standard.
Presso il Centro DTI DuPont Textile & Interiors European Technical Centre Geneve (CH), sono stati eseguiti i test di misurazione della compressione in movimento (“Dynamic compression test”).
Gli indumenti sono stati posizionati su un cilindro munito di sensori che estendendosi silmula l’effetto del movimento; i sensori hanno rilevato istantaneamente la pressione esercitata dall’indumento a partire dalla posizione di riposo fino a quella di estensione.
Nella posizione di riposo, è stato misurato lo stesso livello di compressione, sia nei capi in maglia a rete standard che nei capi in microrete3D. Di conseguenza l’utilizzatrice, indossando gli indumenti percepirà la stessa sensazione di contenimento.
In estensione invece l’incremento di pressione generato dall’indumento in maglia a rete standard risulta superiore di oltre il 40% rispetto a quello generato dai capi in Microrete 3D. Tale parametro è strettamente collegato al comfort percepito durante l’utilizzo: gli articoli in Microrete 3D, infatti, sono giudicati durante il movimento meno costrittivi e quindi più confortevoli degli articoli in maglia a rete standard.
E’ stato inoltre confrontato il profilo di compressione misurato su apparecchio HATRA a diverse regolazioni della forma, a parità di taglia del campione in esame.
I valori riscontrati dimostrano come nella maglia a rete standard, al di fuori della dimensione normale di controllo, i valori di compressione subiscano una decisa variazione, che li porta a discostarsi dai limiti fissati dalla norma per la calzetteria compressiva di classe A.
Nei capi in Microrete 3D la variazione risulta invece molto meno accentuata e i parametri compressivi richiesti, a parità di taglia, sono rispettati su tre diverse dimensioni di controllo (forma 3, 4 e 5 HATRA).
E’ stato dimostrato così, come all’interno della taglia, le prestazioni elastocompressive, vengano rispettate per le diverse strutture antropometriche delle utilizzatrici.
Inoltre, su apparecchio HATRA, è stata certificata presso i laboratorio DTI la conformità degli articoli in microrete3D ai requisiti Dupont LEG CARE® - Firm Level.
L’efficacia preventiva dei capi Lycra LEG CARE® è dimostrata da test clinici.
Un ulteriore test comparativo è stato eseguito presso il Centro Tessile Cotoniero & Abbigliamento di Busto Arsizio, in provincia di Varese.
In collaborazione con i tecnici del centro è stato messo a punto il metodo di misura della compressione richiesto dalla norma ENV 12718: 01 Allegato A.
Sono stati misurati i valori di compressione ai punti B, C e F (caviglia, polpaccio e coscia) alle dimensioni minima e massima.
I risultati ottenuti dimostrano come l’articolo in Microrete 3D mantenga sempre la gradualità di compressione: cioè i valori alle dimensioni minime e massime risultano sempre inferiori a quelli registrati al settore precedente.
Nell’articolo in maglia a rete standard invece ciò non avviene, la compressione al polpaccio alla dimensione massima è superiore rispetto a quella della caviglia alla dimensione minima.
Oltre alle proprietà elastiche citate devono essere considerati altri parametri.
Gli articoli in Microrete 3D sono stati sviluppati impiegando materie prime ed un ciclo di finissaggio conformi ai requisiti di atossicità OEKOTEX standard 100 – fiducia nel tessile e di conseguenza gli stessi articoli garantiscono tali requisiti (classe 2).
Viene impiegato per l’industrializzazione un ciclo di produzione per la calzetteria standard che consente, rispetto alla calzetteria medicale, un deciso contenimento dei costi.
Inoltre le macchine circolari di maglieria utilizzate danno la possibilità di realizzare alcune varianti secondo le tendenze di moda (ad esempio, cinturino vita bassa, disegni bikini eccetera).
Pur considerando l’elevato comfort all’utilizzo dei capi in Microrete3D non devono essere tralasciati comunque alcuni limiti strutturali del prodotto.
La presentazione in piatto a riposo non è paragonabile a quella degli articoli standard che sono stirati, morbidi e a volte profumati; gli articoli in Micorete 3D si presentano quasi come dei tubi di maglia elastica ; questa caratteristica non ne facilita la vendita!
La presenza del vero tallone a sacca, indispensabile per posizionare correttamente l’indumento in modo tale che fornisca le prestazioni elastocompressive prescritte, può essere considerato un limite estetico; con delle calzature basse la sacca del tallone si vede.
E’ fondamentale che l’utilizzatrice scelga la taglia appropriata; sulla confezione di vendita saranno riportate tutte le indicazioni necessarie.
I collant in microrete 3D devono essere calzati pazientemente, come degli articoli medicali veri e propri; la maglia deve essere raccolta e distribuita accuratamente lungo le gambe.
Il settore R&D di IBICI ha così risposto alla richiesta iniziale.
Non è stato realizzato il prodotto di calzetteria perfetto; ma grazie alle proprietà elastiche e l’elevato comfort all’utilizzo, la maglia microrete3D consente un deciso miglioramento prestazionale rispetto ai prodotti di calzetteria preventiva standard.