Inventario
Tessuti per la protezione da sostanze contaminanti nel rispetto dei criteri Oeko-Tex 100.
La crescita vertiginosa della popolazione e la sua distribuzione non omogenea sul territorio comporta un crescente rischio salute se non cresce di pari passo l’igiene necessaria a fronteggiare la proliferazione di agenti patogeni.
Vista la molteplicità delle vie di trasmissione non è pensabile di poter risolvere o quantomeno contenere il problema senza il contributo di tutti, Operatori Sanitari, comuni cittadini e industria che con la continua ricerca offre una mano coadiuvando la profilassi con appropriati prodotti.
La ricerca tessile nel caso specifico, deve tenere conto di aspetti funzionali (ovvero identificare i bersagli su cui indirizzare l’efficacia delle soluzioni), di aspetti allergologici (ovvero della assoluta innocuità dei tessuti ) e non ultimo del contenimento dei costi per gli utilizzatori.
Il tessile per la “clean room”
Per quanto riguarda la sala operatoria a nuova normativa pr EN 13795 (Surgical drapes,gowns and clean air suit, used as medical devices) del TC 205 WG 14, identifica una serie di requisiti (in fase di definizione sui livelli prestazionali) tali per cui i nuovi materiali dovranno garantire una elevata resistenza alla penetrazione microbiologica unita a resistenze meccaniche e bassa propensione a formare particelle (potenziali carriers).
In aree al di fuori dal teatro operatorio ma dove l’indumento svolge un’attività protettiva contro la penetrazione da agenti biologici, la nuova norma prEN 14126 (Performance requirements for protective clothing against penetration of biological agents) del TC 162 WG 3 , identifica i minimi requisiti di questi indumenti protettivi.Anche in questo caso, solo tessili in grado di certificare la loro azione di barriera e nel contempo di mantenere un comfort accettabile, saranno in grado di soddisfare le future necessità.
I materiali riutilizzabili in grado di soddisfare questi requisiti devono, a mio avviso, essere provvisti delle seguenti caratteristiche :
- Utilizzare filamenti continui ovvero in grado di evitare il fenomeno del rilascio particellare caratteristico di fibre corte o fragili (naturali).
- Devono essere costruiti con microfilamenti in grado di abbinare un alto comfort (traspirazione, tatto,..) ad una alta densità necessaria a contrastare nel tempo la penetrazione dei liquidi.
- Devono dissipare le cariche elettrostatiche che si formano su tutti i tessili per sfregamento mediante l’inserimento di filati anti-statici specifici e resistenti ai trattamenti di decontaminazione.
I tessuti in oggetto derivano dalla tecnologia applicata in settori chiamati “clean room “ dove si producono componenti ad alta tecnologia che necessitano di analoghi requisiti prestazionali e offrono elevatissime resistenze alla decontaminazione rendendo pertanto queste soluzioni molto più vantaggiose economicamente e ambientalmente rispetto ai cosiddetti prodotti usa e getta.
Attraverso tessuti traspiranti ma in grado di isolare gli acari e le sue polveri, la Klopman è riuscita nell’intento di coadiuvare i vaccini specifici con un sistema barriera semplice confortevole e duraturo.
I siti di diffusione di questi parassiti, vengono in tal modo isolati ed il materiale tessile, operando da intercapedine selettiva filtra le polveri non facendo pervenire sostanze nutrienti e determinandone quindi la rapida scomparsa.
La efficacia di questi tessuti è stata certificata in Germania dal TUF e soddisfa tutti i requisiti specifici del settore (Oeko-tests) in aggiunta a quelli relativi allo standard Oeko-Test 100.
I tessili per l’uso quotidiano
In merito ai tessili cosiddetti generici impiegati in abbigliamento e per teleria, la ricerca di un miglioramento dell’igiene è partita dai seguenti presupposti :
- le colonie batteriche trovano nei tessuti un favorevole terreno di cultura alimentate da umidità e temperatura corporea ideali per una rapida crescita
- sporco o residui non rimossi da un appropriato lavaggio , operano da catalizzatori di una reazione a crescita esponenziale come rappresentata nel grafico che ha monitorato la crescita nel tempo di una colonia di batteri per cm² di tessuto
Il risultato è una degradazione delle caratteristiche originali del tessile quali :
- Riduzione delle resistenze alla trazione e allo strappo.
- Ingiallimento localizzato.
- Degradazione del colore
- Cattivo odore
La durata del tessile ne risulta compromessa in quanto trattasi di fenomeni degenerativi che una volta visibili manifestano un fatto ormai avvenuto e non più riparabile.
Monitorando le colonie batteriche nelle fasi di pre-lavaggio,lavaggio e di risciacquo di un normale indumento, si può notare che, dopo una riduzione della carica batterica nelle prime due fasi del lavaggio, si assiste ad un progressivo ripristino prima del completamento del ciclo, sinonimo di una permanenza dell’insediamento batterico.
Questa indesiderata permanenza accentua la sua fase di crescita già nelle operazioni finali quali la centrifuga, l’asciugamento e la pressatura finale dando origine ad un nuovo ciclo riproduttivo.
Con appropriati tests internazionali è possibile monitorare l’efficacia di contrasto che i tessuti di nuova generazione possono esercitare su batteri, funghi ed acari valutandone la crescita nel tempo in tests comparati .
Lo spettro di attività anti-batterica di un principio attivo è molteplice in quanto esercita la sua funzione su una vasta popolazione di batteri gram positivi e gram negativi.
L’efficacia può essere misurata attraverso metodologie internazionali specifiche tra le quali il cosiddetto “Agar diffusion test” o SN 195920 il quale utilizza come batteri di riferimento lo Staphylococcus Aureus e l’Escherichia Coli . Il campione di tessuto viene immesso in un piatto dove sono inoculati alternativamente i suddetti batteri, incubati poi per 24 ore a 37°C.
Il test in oggetto permette di valutare l’efficacia del tessile protetto in comparazione con uno non protetto. Un caratteristico anello che si forma eventualmente intorno al disco di tessuto è a conferma della sua azione antibatterica
Il principio attivo con tali caratteristiche protettive, per candidarsi all’impiego nei vari settori legati alla salute, deve essere “sicuro” ovvero:
- Deve essere risultare idoneo in seguito ad una serie rigorosa di tests in EU/US per prodotti di impiego nella igiene orale.
- Deve garantire una ottima tolleranza al contatto con la pelle.
- Deve essere conforme ai criteri Oeko-Tex 100 per le classi di abbigliamento legate all’infanzia, aggiornate 2002.
- Deve essere bio-degradabile .
- Deve essere idoneo ai trattamenti di incenerimento dei tessili eliminati.
- Deve essere idoneo ai tests di eliminazione delle sostanze attive da acque reflue.
- Deve essere esente da metalli pesanti, TBT, formaldeide, arylammine, ecc...
Il principio attivo oggi si può definire sicuro in quanto riesce a soddisfare i requisiti Oeko- Tex standard 100 in tutte le classi analizzate.
Per una valida comparazione è sempre importante controllare che i certificati facciano riferimento a criteri aggiornati all’ultima edizione (anno 2002) .
Il Logo indica che tutti gli articoli tessili certificati garantiscono al consumatore una innocuità da rischi d’irritazione e allergie dovuti a residui indesiderabili.
Sette sono i criteri essenziali controllati con soglie d’accettabilità definite:
1. pH
2. Formaldeide
3. Metalli Pesanti: Arsenico,Piombo,Cadmio,Cromo,Cobalto,Rame,Nichel,Mercurio,Antimonio.
4. Pesticidi ed erbicidi
5. Pentaclorofenolo e Tetraclorofenolo (PCP-TCP)
6. Coloranti suscettibili di essere riconosciuti cancerogeni o allergenici
7. Carriers organoclorurati
I tessuti che ottengono questo riconoscimento sono sottoposti a controlli molto severi secondo le metodologie ed i parametri che ogni anno vengono rivisti.
In alcuni mercati Europei (Scandinavia,Germania,….), questo attestato è la condizione indispensabile per operare, con indubbio vantaggio non solo per la filiera tessile attenta a questi problemi ma soprattutto per gli utilizzatori finali.
Solo un tessile con una attività prolungata e garantita nel tempo e in grado di soddisfare un largo spettro di impieghi può essere considerato “value for money” da chi vuole spendere bene i propri soldi.
Con questo marchio, la Klopman International ha a disposizione una gamma di tessuti in grado di soddisfare tutte le richieste menzionate in termine di Efficacia, Sicurezza e di Durata nel tempo .
La gamma dei tessuti offre un impiego in aree tradizionali o a controllo particellare attraverso l’impiego di particolari filati Bicomponenti, Ottolobati, Taslanizzati che offrono i seguenti vantaggi:
- Barriera duratura ed efficace oltre i 50 lavaggi.
- Certificazione Oeko-Tex Standard 100.
- Attività multi-spettro contro contaminanti ed odori.
- Evitano indesiderati ingiallimenti e degradazioni.
La competenza delle aziende coinvolte nel processo, ed i tests di controllo su tutte le fasi produttive sono a salvaguardia di un prodotto sicuro e certificato nella sua azione.