Inventario
Proteggere le mani che lavorano. La ricerca su materiali, ergonomia, comfort nell’esperienza di un’azienda leader nel settore.
In commercio sono disponibili diversi tipi di dispositivi destinati alla protezione delle mani e delle braccia idonei a soddisfare tutte le necessità.
Nella scelta della protezione è fondamentale considerare gli aspetti legati al tipo di lavoroazione che si deve eseguire quali, ad esempio, la sensibilità al tatto, la eventuale limitazione dei movimenti causata dal dispositivo, il rischio di impigliamento in organi in movimento.
Quando risulta prevalente la necessità di un’ottima sensibilità al tatto si ricorre a guanti molto sottili, per contro se esiste un rischio di impigliamento si sceglieranno guanti particolarmente aderenti, esenti da manichette e con un basso indice di resistenza allo strppo-lacerazione.
Qualora si presentino più necessità contemporaneamente sarà necessario giungere ad un compromesso, stilando una lista di priorità delle caratteristiche.
In funzione della parte potenzialmente esposta il guanto potrà coprire tutta la mano sino la polso, oppure con una adeguata manichetta, interessare anche l’avambraccio o il braccio intero.
Il/i materiale/i costituenti il dispositivo devono essere in grado di resistere al/ai prodotto/i impiegati senza subire repentini decadimenti (es. per buona parte degli oli la gomma naturale è sconsigliata) e, il più delle volte, il dispositivo stesso deve possedere anche requisiti di resistenza meccanica sufficienti a garantire l’integrità per almeno tutto il periodo di impiego.
Onde evitare conseguenze negative imputabili ai guanti bisogna fare molta attenzione e procedere ad una accurata pulizia preventiva della pelle e valutare che quest’ultima non sia danneggiata.
Usando guanti impermeabili (per la protezione dai rischi di natura chimica e biologica) è consiglabile scegiere le versioni dotate di felpatura su tutta la superficie interna o, se possibile e compatibile con la lavorazione, quelli dotati di supporto tessile (anche se più ingombranti). Nel caso questa soluzione non sia praticabile (es. nel settore alimentare per eveitare la contaminazione accidentale dei cibi) o nel caso si indossino guanti monouso (ambidestri) per lunghi periodi di tempo, è consigliabile l’uso di sottoguanti in maglina di cotone (di qualità) al fine di ridurre al minimo i problemi legati all’eccessiva sudorazione (dato che il guanto è impermeabile non viene ceduta all’ambiente).
Cenni sulla marcatura e nota informativa
I DPI, indipendentemente dalla categoria di appartenenza deveono essere contrassegnati per legge dalla marcatura CE nelle forme e nei contenuti specificati nel D.Lgs. 10/97
· I categoria: rischi minori
· II categoria: rischi intermedi
· III categoria: rischi mortali o irreversibili
Nel caso di DPI di III categoria le quattro cifre numeriche indicano il numero di indentificazione dell’Organismo Notificato ai fini del controllo della produzione (e non come spesso si è portati a credere i livelli di protezione).
Si ricorda che la marcatura comprova che il DPI possiede i requisiti essenziali di salute e di sicurezza rischiamati nel D.Lgs. 475/92.
Oltre alla marcatura obbligatoria il DPI dovrebbe sempre riportare una sua marcatura specifica che serve sia ad una corretta identificazione sia a fornire tutte le informazioni necessarie per la sua gestione.
La marcatura completa deve comprendere, oltre al marchio CE sopra citato:
· il nome, marchio, o altro sistema di riconoscimento del costruttore;
· il riferiento all’articolo o al modello;
· la taglia;
· tutte le informazioni ritenute necessarie (riferimenti alle norme tecniche, classi di protezione).
La nota informativa è il documento più importante su cui si impernia tutta la gestione dei DPI ed è quello che deve contenere tutti gli elementi neessari all’utilizzatore per identificare e scegliere il DPI per lui più idoneo.
Inoltre la nota informativa è lo strumento indispensabile al datore di lavoro per soddisfare anche a tutti gli altri obblighi di legge quali la formazione e l’informazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti e il dover rendere disponibili in azienda le informazioni relative ai DPI in uso.
La nota informativa, redatta nella lingua del paese di destinazione del DPI, deve contenere quanto indicato al punto 1.4 alleg. II D.Lgs. 475/92 integrato con art. 1 D.Lgs. 10/97, e per i guanti:
· istruzioni di deposito, impiego, pulizia, manutenzione, revisione, disinfezione, ....;
· le prestazioni ottenute agli esami tecnici effettuati per verificare i livelli di protezione dei DPI;
· le classi di protezione ed i corrispondenti limiti di utilizzazione;
· il significato della marcatura
· i riferimenti alle direttive applicate
· nome, indirizzo e numero di identificazione degli Organismi Notificati che intervengono nella fase di certificazione del DPI.
Guanti: informazioni generali e classificzione
Il guanto di protezione è un prodotto per la salvaguardia individuale che protegge la mano e le varie parti della mano (può anche proteggere parte dell’avambraccio) contro uno o più rischi residui presenti durante l’attività lavorativa.
Il rischio è una situazione che provoca qualsiasi tipo di danno alla salute dell’individuo.
Nella scelta di un guanto di protezione, che ricordiamo è l’ultima risorsa da adottare per proteggere l’operatore dai rischi residui qualora non sia possibile modificare il ciclo di produzione, questo deve essere idoneo all’impiego prestabilito ed al tempo stesso innocuo.
Due sono le famiglie di guanti:
· Naturali (cotone, pelle)
· Sintetici(materiali di sintesi)
I guanti sintetici possono essere classificati come segue:
- Supportati(supporto tessile realizzato in cotone [Jersey-Interlock], Nylon o altre fibre).
- Impregnati (per immersione in un bagno di rivestimento)
- Spalmati (tessuto rivestito, tagliato a forma-misura, cucito)
- Non supportati(autosupportati)
- Felpati (felpatura interna per agevolare la calzata e l’assorbinento della sudorazione)
- Non felpati (interno liscio)
- Filo continuo(seamsless - AKL).
- Fibre naturali (cotone)
- Fibre sintetiche/tecniche (Nylon, Kevlar®, Spectra®, Dyneema®, ecc.)
Il materiale di supporto più largamente impiegato è il cotone in quanto fibra naturare che combina ottime prestazioni con costi contenuti. Talvolta è filato con altre fibre per migliorarne le prestazioni meccaniche. Altra caratteristica del cotone è l’elevata capacità di assorbimento della sudorazione.
Recentemente si è affermato il poliammide (Nylon), spesso combinati con fibre elastcizzanti, per la realizzazione di guanti di ridotto spessore, senza cuciture (tecnologia seamless) volti ad offrire una maggiore ergonomia, più sensibilità tattile, comfort e destrezza, ma non assorbono la sudorazione.
Le nuove tecnologie (CAD-CAM) permettono lo studio di modelli di guanti sempre più affini e vicini alle reali necessità dei diretti interessati, i lavoratori.
La continua ricerca di nuovi materiali e lo sviluppo di nuove tecnologie e processi di produzione, da parte delle maggiori aziende, ha portato negli ultimi anni all’immissione sul mercato di nuovi ed innovativi prodotti.
Guanti: normative di riferimento
· EN 420 Requisiti generali per i guanti di protezione
· EN 388 Guanti di protezione contro i rischi di natura meccanica
· EN 374 ... contro i rischi di natura chimica e/o microrganismi
· EN 407 ... contro i rischi di natura termica
· EN 511 ... contro i rischi da fraddo/gelo
· EN 421 ... contro i rischi da contaminaz. radioattiva e/o radiazioni ionizzanti
· EN 1082-1,2,3 ... contro i rischi da tagli e ferite causate da coltelli a mano
· EN 60903 ... contro i rischi dielettrici
· EN 659 Guanti per Vigili del Fuoco
· EN 10819 Guanti anti-vibrazione
· EN 12477 Guanti da saldatore
· EN 381 Guanti di protezione per motosega
· EN 455-1,2,3 Guanti medicali monouso – DM (Dispositivi Medici)
Brevemente come individuare, in funzione del rischio prevalente, il guanto più idoneo.
Rischio Meccanico (EN 388)
Noti anche come guanti per uso generale, generalmente certificati in cat. II di rischio.
La scelta viene effettuata in funzione del tipo di attività da svolgere con particolare attenzione alla sensibilità tattile, alla resistenza all’abrasione, al taglio (da lama liscia o da lamiera) ed alla lacerazione (facilità nel liberarsi strappando il guanto in caso di pericolo).
Oltre a questi aspetti bisogna scegliere se adottare una versione dotata di polso a maglia (aderente e stabile che protegge dall’intrusione di corpi estranei – preferibile per mansioni continue) o con manichetta di sicurezza (aperta facile da indossare e rimuovere – preferibile per mansioni discontinue).
I materiali generalmente impiegati nella costruzione dei guanti sintetici sono:
· Lattice di Gomma Naturale (lattice)
· Cloruro di Polivinile (PVC - Vinile)
· Poli-acrilonitrile Butadiene (NBR - Nitrile)
· Poliuretano (PU)
· Altri (miscele di polimeri +/- pregiati)
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Lattice |
PVC |
Nitrle |
Poliuretano |
Pelle |
Tipologia |
Gomma naturale |
Materia plastica |
Gomma sintetica |
Materia Plastica |
Naturale |
Pro |
Flessibilità Comfort Presa a/b Resist. meccanica (taglio, puntura) Fodera in cotone Repellente |
Economico Resist. meccanica (abrasione) Presa a/b Non allergico Fodera in cotone Repellente |
Resist. meccanica (abrasione, taglio) Costanza prestazioni Non allergico No plastificanti Fodera in cotone Repellente |
Sottile Ergonomico Non allergico No plastificanti |
Prezzo Traspirazione Sensazione di protezione Odore, morbidezza |
Contro |
Traspirazione Prezzo Allergie |
Smaltimento Plastificanti Traspirazione |
Presa bagnata (olio) Traspirazione |
Resistenza Traspirazione Repellenza |
Effetto spugna Rilascio cromo 3 e 6 Rigidità, cuciture Riduzione prestazioni Qualità inconsistente |
Applicaz. |
Vetrerie, edilizia, trasporti, ecc. |
Metalmeccanica, combustibili, ecc. |
Metalmeccanica, edilizia, trasporti, combustibili, ecc. |
Elettronica, mi-terie, laboratori, metalmeccanica, |
Metalmeccanica, edilizia, trasporti, ecc. |
Rischio Chimico (EN 374)
I vari processi produttivi che contemplano l’impiego di sostanze chimiche possono, in linea di massima e dal punto di vista della protezione degli arti superiori (le mani), essere suddivise in due gruppi principali:
1. Operazioni con immersione: le attività dove l’operatore entra in contatto con grandi quantità di sostanza chimica e/o dove deve immergervi gli arti superiori.
2. Operazioni senza immersione(contatto superficiale): le attività in cui l’operatore entra a contatto con particolari che presentano sulla loro superficie tracce o residui di sostanza (situazione più comune nei moderni processi produittivi).
Nel caso (1) il rischio prioritario è di natura chimica, seguono gli altri, sovente di natura meccanica e/o termica. La scelta, quindi, è di un guanto certificato EN 374.
Per selezionare il guanto idoneo consultare tutte le schede tecniche dei vari prodotti chimici e, in base alla loro composizione (punto 2), trovare il materiale di rivestimento del guanto (film barriera protettivo) più idoneo. Per fare ciò i produttori più noti hanno reso disponibili sui loro siti internet le tabelle di permeazione e degradazione (vedere spiegazioni seguenti) dei vari materiali con le sostanze chimiche più note e, in alcuni casi, i dati completi. Nel caso la sostanza in oggetto non sia disponibile il consiglio è quello di chiedere direttamente al produttore interpellandolo via e.mail o fax, o al fornitore abituale di guanti (comunicare il numero CAS delle sostanze).
Nel caso (2) il rischio prioritario è generalmente equamente distribuito tra quello di natura chimica e quello di natura meccanica. Qualora si tratti di residui di prodotti poco aggressivi la scelta potrà essere indirizzata verso i guanti sintetici per uso generale (EN 388). Questi, mediante il rivestimento ottenuto per immersione, offorno nella zona del palmo e delle dita spiccate doti di repellenza ai liquidi, sono spesso da preferirsi ai guanti impermeabili per le maggiori prestazioni meccaniche, la superiore destrezza e, non ultimo, il comfort (traspirazione) degli operatori.
Nel caso (2) in cui le tracce di sostanze chimiche siano di prodotti aggressivi (cancerogeni inclusi) la soluzione unica rimane il guanto per uso chimico (EN 374).
Fenomeni di aggressione chimica del guanto
Penetrazione:consiste nel movimento di una sostanza chimica o di un
microrganismo attraverso le porosità, cuciture buchi o altre imperfezioni del
materiale del guanto da protezione ad un livello non molecolare.
Permeazione: è quel processo secondo il quale la sostanza chimica si muo-
ve attraverso il materiale del guanto di protezione a un livello molecolare.
La permeazione coinvolge le seguenti fasi :
· Assorbimento delle molecole della sostanza chimica all’interno della
superficie esterna (di contatto) del guanto
· Diffusione di molecole assorbite all’interno del materiale
· Emissione delle molecole dalla superfice interna del guanto
Degradazione: consiste nel cambiamento irreversibile e deleterio di una o
più propietà meccaniche tipiche del materiale di cui è composto il guanto di
protezione, azione esercitata dal contatto con una o più sostane chimiche.
Temperatura, tempo di contatto e concentrazione della sostanza sono variabili
che influenzano, anche notevolmente, le prestazioni del guanto.
I materiali generalmente impiegati nella costruzione dei guanti per uso chimico sono:
· Lattice di Gomma Naturale (lattice)
· Cloruro di Polivinile (PVC - Vinile)
· Policloroprene (Neoprene DuPont)
· Poli-acrilonitrile Butadiene (NBR - Nitrile)
· Alcool di Polivinile (PVA)
· Laminati (PE-EVOH-PE)
· Altri (PE, Teflon, Viton, Saranex, Chemrel, ecc.)
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Lattice |
PVC |
Neoprene |
Nitrile |
PVA |
Laminato |
Tipo |
Gomma naturale |
Materia plastica |
Gomma sintetica |
Gomma sintetica |
Alcol di polivinile |
Laminato multistrato |
Pro |
Flessibilità Comfort Presa a/b Resist. meccanica (taglio, puntura) |
Economico Resist. meccanica (abrasione) Presa a/b Non allergico |
Flessibile Versatile Resist. meccanica Resist. chimica Presa a/b |
Resist. meccanica (abrasione, taglio) Facile da pulire Non allergico No plastificanti |
Resist. chimica Resist. meccanica (abrasione, taglio) Supporto tessile Non allergico |
Resist. chimica ad ampio spettro Uso come sottoguanto |
Contro |
Allergie |
Smaltimento Plastificanti |
Miscela con il lattice naturale |
Prezzo Presa acquosa |
Prezzo Solubile in H²O |
Prezzo Res. Meccanica |
ChimicaSI
NO |
Alcoli, acidi, basi, soluzioni acquose, sost. caustiche, chetoni, aldeidi. |
Acidi, alcali, alcoli, sost. caustiche, oli e grassi. |
Tutte le categorie |
Acidi, alcali, alcoli, sost. caustiche, oli grassi, idrocarburi solv. organici |
Chetoni, esteri, solv. aromatici, organici, oli, idrocarburi |
Tutte le categorie |
Oli, grassi, solventi idrocarburi e solventi organici |
Chetoni, solventi, idrocarburi e solventi organici |
(tempo limitato) |
Chetoni, alcuni solventi organici |
Sost. caustiche, soluzioni |
Nessuna |
Rischio Termico (EN 407)
Generalmente il rischio residuo che si presenta con maggiore frequenza nelle attività produttive è relativo al calore da contatto. Sia la protezione offerta dai guanti sia le caratteristiche tecniche sono strettamente correlate alla quantità di calore presente durante la manipolazione. Lo spessore del guanto è direttamente proporzionale alla temperatura dell’oggetto da manipolare.
I materiali generalmente impiegati nella costruzione dei guanti per la protezione termica sono:
· Carbonio e derivati
· Fibre Aramidiche (PBI®, Kermel®, Kevlar®, Nomex®)
· Cotone (lavorazione bouclé)
· Fibre miste (combinazione delle precedenti)
Conclusioni
Il guanto ideale per una data applicazione difficilmente esiste, è invece possibile trovare il miglior compromesso scegliendo accuratamente ed in particolare provando i vari articoli (anche nelle varie versioni) disponibili sul mercato.
Nella scelta del guanto il prezzo rappresenta sicuramente un fattore non trascurabile.
Nella maggior parte dei casi la differenza tra un guanto di qualità ed uno scadente è del 10-15%, qualche euro in più tutela maggiormente sia chi sceglie sia chi usa il DPI.
E’ noto, o quantomeno facilmente dimostrabile, che il costo di un solo infortunio è ben superiore al risparmio praticato scegliendo un prodotto economico.
Oltre a ciò il prodotto di un marchio noto offre garanzie, sia in termini di ricerca e sviluppo, che di costanza di qualità e di prodotto, oltre che di presenza e pronta risposta in caso di “inconvenienti”.