Inventario
Sicurezza del prodotto tessile, tracciabilità, marchi..quali strategie per rilanciare il made in Italy e difendere il consumatore?
La condivisione delle finalità che abbiamo espresso, per conto della Federconsumatori, al momento di aderire all’Associazione Tessile e Salute e che confermiamo, ci inducono oggi a sviluppare una riflessione attorno alle implicazioni che derivano ai prodotti “Made in Italy”, nel processo di globalizzazione in atto e nella costruzione del livello europeo di tutele e di diritti che riguardano anche i consumatori.
A fronte delle sempre più crescenti esigenze che i consumatori esprimono a voler conoscere e sapere chi, dove, come, si producono i capi della moda italiana, che rendono giustificati i prezzi richiesti dalle griffes sono necessarie garanzie certificate e riconosciute che ne attestino l’origine e il reale processo di lavorazione.
Balza all’occhio, in questa situazione, quanto siano tra loro strettamente connesse due esigenze: quella di costruire, con il concorso delle parti sociali e istituzionali, un’etichettatura obbligatoria in Italia e in Europa del “Made in” dall’altra la individuazione di interventi tesi a smascherare quella che appare oggi una grave insidia del “Made in Italy” : la contraffazione.
Federconsumatori ha sviluppato sulla contraffazione una ricerca nella quale sono indicate le iniziative possibili e di cui sinteticamente voglio dare conto in questo intervento.
La contraffazione rappresenta di fatto il più insidioso concorrente dei prodotti “Made in Italy”. Oggi che i prodotti italiani si sono affermati nel mondo, con l’espressione “Made in Italy” si intende non solo il luogo di produzione ma un vero e proprio marchio sempre di più oggetto delle attenzioni dei contraffattori. È noto che fra i settori maggiormente presi di mira dalla contraffazione vi è quello della moda, che, insieme alle contraffazioni alimentari, rappresenta una delle produzioni più esposte alla concorrenza dei falsari.
La contraffazione del settore moda procura un giro di affari di oltre 15 miliardi di euro (fonte Federabbigliamento) pari al 21 per cento circa della produzione nazionale per un valore di 74 miliardi di euro. Un comparto particolarmente preso di mira dalla contraffazione e che presenta aspetti di sicurezza per la salute, è quello degli occhiali.
Secondo gli operatori del settore la contraffazione è responsabile della perdita del 15 per cento del mercato, incidendo non solo sul consumo interno ma anche sull’export, visto che i prodotti italiani rappresentano l’80 per cento delle griffes mondiali.
Le azioni da intraprendere per contrastare la contraffazione in questo settore vitale per l’economia italiana trovano concordi, nelle grandi linee, imprenditori, sindacati e consumatori e riguardano:
- L’obbligo del rispetto delle clausole sociali per i paesi maggiormente interessati dalla produzione di prodotti contraffati;
- L’intensificazione dei controlli sul rispetto degli standard dei prodotti importati;
- La reciprocità degli scambi e di accesso ai mercati;
- La tracciabilità del prodotto: la dicitura “Made in Italy” viene utilizzata anche quando soltanto il cinque per cento del capo è fabbricato in Italia.
- L’aumento delle spesa in ricerca e sviluppo per aumentare gli standard di qualità dei prodotti italiani;
- Le azioni di promozione del “Made in Italy” originale non solo all’estero ma anche nel mercato interno
Fatturato della contraffazione del settore moda 2001 (valori in miliardi di euro) |
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Abbigliamento |
5,25 |
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Pelletteria |
3,75 |
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Calzature |
3,00 |
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Accessori |
1,50 |
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Abbigliamento sportivo |
1,50 |
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Tessile per la casa |
0,75 |
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Totale |
15,75 |
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(Fonte: Federabbigliamento)
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Fra le azioni da intraprendere per contrastare la contraffazione del sistema moda non bisogna trascurare, tuttavia, l’informazione rivolta al consumatore. Occorre evitare, infatti, l’errore di considerare gli acquirenti di prodotti contraffatti come consumatori completamente consapevoli.
Un’azione di contrasto della contraffazione basata esclusivamente sui controlli dal lato dell’offerta e senza coinvolgere attivamente la domanda difficilmente potrà ottenere risultati duraturi.
Con questi convincimenti Federconsumatori parteciperà al progetto sulla contraffazione, sostenuto dal Ministero delle Attività Produttive, per una campagna di informazione rivolta agli studenti delle scuole medie superiori e ai cittadini anziani.
Sarebbe utile, alla miglior riuscita di questo programma, se esso potesse trovare il partenariato delle associazioni di categoria che nel settore tessile dell’abbigliamento sono più direttamente a confronto a questo fenomeno.