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Rischio Ultravioletto e Tessile: stato dell’arte e prospettive per il futuro del Gruppo di Lavoro Toscano.
L’esposizione della pelle ai raggi solari rappresenta un fattore di rischio ormai noto e provato per l’insorgenza dei tumori cutanei più frequenti ( carcinomi e melanoma). Esistono varie categorie a rischio ed in particolare quella dei lavoratori outdoor, che lavorando in modo più o meno continuativo all’aperto, necessitano di essere tutelati con mezzi opportuni di prevenzione. Esiste in proposito una normativa che prevede già dal D.P.R n. 303/56 che i lavoratori devono essere protetti dalle radiazioni ultraviolette; nella legislazione più recente la radiazione solare è stata inserita dalla IARC nel gruppo 1 di cancerogenesi. A questo proposito si rende necessario effettuare maggior informazione e sensibilizzazione sia verso i lavoratori che verso i datori di lavoro. Un ruolo preminente nella prevenzione dei lavoratori all’aperto deve senz’altro essere svolta dall’uso di indumenti che devono rispondere a requisiti tali da garantire un’adeguata e certificata protezione dai raggi ultravioletti. Un’ ampia letteratura ha valutato quali sono le caratteristiche degli indumenti che ne influenzano la capacità di proteggere dai raggi solari e quali sono i test standard che ne attestano l’entità della protezione dai raggi UV. Un Gruppo Multidisciplinare di Lavoro Toscano si è prefisso una serie di obiettivi :
1) indagare le abitudini di gruppi di lavoratori outdoor soprattutto per quanto riguarda l’uso di indumenti nell’orario di lavoro; 2) valutare l’entità dell’esposizione agli UV anche mediante l’utilizzo di dosimetri da fare indossare ai lavoratori stessi; 3) valutare la capacità fotoprotettiva di indumenti comuni esistenti in commercio; 4) valutare i tessuti anche da un punto di vista tossicologico e allergologico; 5) aggiornamento sulla normativa italiana ed europea; 6) sviluppo di nuovi tessuti con proprietà fotoprotettive, antibatteriche e di sicurezza da un punto di vista tossicologico e allergologico. Verranno illustrati i risultati ottenuti dalla somministrazione a varie categorie di lavoratori outdoor sotto forma di diario, di una serie di quesiti sulle modalità di esposizione al sole (orari e tipo di abbigliamento) in orario lavorativo al fine di individuarne i comportamenti dannosi. Verranno anche illustrati i risultati ottenuti da test standard per la valutazione del fattore di protezione (UPF) effettuati su varie tipologie di magliette presenti sul mercato prima del lavaggio e dopo lavaggio. I dati ottenuti attestano che molti indumenti in commercio sono dotati di un alto fattore di protezione, ma si rende sempre più necessario che tali prodotti siano certificati e garantiti da un marchio che ne indichi le caratteristiche e indirizzi e tuteli l’ acquirente (datore di lavoro, lavoratore, sportivo , ecc.) verso una scelta sicura.