Inventario
Renato Nuccio
Versate nel corso del 2004, le carte che compongono questo fondo sono in gran parte costituite dai materiali di lavoro utilizzati dal donatore nel corso della sua attività sindacale e politica. Nato nel 1946 a Sandigliano, nei pressi di Biella, da genitori entrambi operai, Renato Nuccio deve interrompere gli studi in età ancora giovane e, dopo alcuni impieghi saltuari, a diciotto anni viene assunto presso l’ospedale del capoluogo come lavoratore generico. Qui, insieme a un gruppo di giovani colleghi, aderisce alla Cgil e inizia a svolgere un’intensa attività sindacale che gli vale, nel 1969, l’elezione nella commissione interna. Nello stesso anno si è iscritto al Pci dando vita, insieme alla futura moglie Carla Ladetto, alla cellula aziendale del Partito. Il suo interesse prevalente resta comunque orientato verso l’attività sindacale e viene confermato dall’ingresso nella segreteria provinciale del sindacato degli ospedalieri. Da qui passa all’organizzazione dei pensionati, diventandone poco dopo uno dei più giovani segretari. All’inizio degli anni novanta Nuccio aderisce alla corrente di sinistra della Cgil (“essere sindacato” e successivamente “alternativa sindacale”) e in qualità di rappresentante di questa componente entra a far parte della segreteria della Camera del lavoro, quindi del gruppo dirigente piemontese e nazionale dello Spi. Alla fine del decennio Nuccio decide di abbandonare gli incarichi sindacali e di dedicarsi completamente all’impegno politico nelle file di Rifondazione comunista, cui aveva aderito fin dalla fondazione. Dapprima responsabile regionale delle politiche sociali del Partito, viene successivamente eletto consigliere alla Provincia di Biella, incarico che riveste tuttora.