Inventario
Documento
Volantini sindacali biellesi
Data: 1946 - 1950
Volantini prodotti in prevalenza dalla Camera del lavoro di Biella, dalla Camera del lavoro di Crocemosso, dalla Lega arti tessili della Valle Strona, dal sindacato tessile biellese (Fiot). Riguardano la elezione e la convocazione di commissioni interne e riunioni, i rinnovi contrattuali, il tesseramento, la difesa dello strumento dello sciopero e del sindacato unitario, la legge sulla maternità e la celebrazione dell'8 marzo, il lavoro femminile, la cassa integrazione, l'orario di lavoro
Si segnalano in particolare alcuni volantini relativi a situazioni di contrasto presso aziende biellesi: la denuncia di comportamento anti sindacale da parte del Lanificio Giletti, lo sciopero alla cartiera di Serravalle Sesia, diverse questioni al Lanificio Rivetti quali l'avvio di una vertenza in relazione al reparto pettinatura lo sciopero contro il declassamento di 42 dipendenti e contro le prevaricazioni di un capo reparto finissaggio, denunce di problematiche presso la SAPIT, la Filatura di Chiavazza, la Badà e Ormezzano di Cossila. Altri riguardano iniziative e campagne pacifiste: l'organizzazione di una manifestazione per la pace a Biella nel 1948, la nascita del movimento Partigiani della Pace e la presentazione di una mozione contro la corsa agli armamenti, volantini contro la bomba atomica, la proclamazione di uno sciopero contro la guerra in Corea e il patto atlantico. Alcuni volantini sono relativi all'organizzazione di iniziative e a questioni più specifiche: la promozione presso i lavoratori dell'adesione alla campagna di soccorso invernale per i disoccupati, l'organizzazione della Conferenza della donna lavoratrice, la condanna della strage delle Fonderie Riunite Modena in cui persero la vita 6 operai e oltre 200 furono feriti durante lo sciopero, l'annuncio di un comizio di Palmiro Togliatti il 1 maggio 1950, la critica anti democristiana contro l'on. Giulio Pastore.
Contiene anche volantini del Sindacato venditori ambulanti e giornalai del Biellese, del Sindacato dei chimici, quello degli ospedalieri, degli autoferrotranvieri in relazione ai licenziamenti presso la Ferrovia Biella-Santhià, dei metallurgici, dei lavoratori del legno e delle segherie, degli edili, dei poligrafici
Si segnalano in particolare alcuni volantini relativi a situazioni di contrasto presso aziende biellesi: la denuncia di comportamento anti sindacale da parte del Lanificio Giletti, lo sciopero alla cartiera di Serravalle Sesia, diverse questioni al Lanificio Rivetti quali l'avvio di una vertenza in relazione al reparto pettinatura lo sciopero contro il declassamento di 42 dipendenti e contro le prevaricazioni di un capo reparto finissaggio, denunce di problematiche presso la SAPIT, la Filatura di Chiavazza, la Badà e Ormezzano di Cossila. Altri riguardano iniziative e campagne pacifiste: l'organizzazione di una manifestazione per la pace a Biella nel 1948, la nascita del movimento Partigiani della Pace e la presentazione di una mozione contro la corsa agli armamenti, volantini contro la bomba atomica, la proclamazione di uno sciopero contro la guerra in Corea e il patto atlantico. Alcuni volantini sono relativi all'organizzazione di iniziative e a questioni più specifiche: la promozione presso i lavoratori dell'adesione alla campagna di soccorso invernale per i disoccupati, l'organizzazione della Conferenza della donna lavoratrice, la condanna della strage delle Fonderie Riunite Modena in cui persero la vita 6 operai e oltre 200 furono feriti durante lo sciopero, l'annuncio di un comizio di Palmiro Togliatti il 1 maggio 1950, la critica anti democristiana contro l'on. Giulio Pastore.
Contiene anche volantini del Sindacato venditori ambulanti e giornalai del Biellese, del Sindacato dei chimici, quello degli ospedalieri, degli autoferrotranvieri in relazione ai licenziamenti presso la Ferrovia Biella-Santhià, dei metallurgici, dei lavoratori del legno e delle segherie, degli edili, dei poligrafici