Inventario
Lanificio Botto Giuseppe
La storia ha inizio in Vallestrona nel 1876 (quindi più di 130 anni fa), con Giuseppe Botto, allora giovane operaio tessile nel lanificio Pietro Sella. In questa valle ricca di sole, verde ed acqua fonda la Giuseppe Botto e F.lli e successivamente, nel 1917 la Giuseppe Botto e Figli, separandosi di comune accordo dai fratelli. Dopo la morte di Giuseppe Botto, avvenuta nel 1928, l’attività continua e si espande grazie ai figli: oggi nell’azienda sono già presenti la terza e la quarta generazione. Fino agli anni ‘20 la produzione era solo di tipo cardato, il lavoro veniva svolto con i vecchi telai a mano, che, gradualmente, furono poi sostituiti dai primi telai meccanici (oggi affiancati ai telai a pinza , è presente una tecnologia di telai ad aria). Il grande salto tecnologico avvenne negli anni settanta, dopo l’alluvione del 1968 che distrusse quasi completamente gli stabilimenti. Si resero infatti necessari investimenti che trasformarono totalmente la produttività delle macchine che, grazie all’utilizzo di tecnologie sempre più sofisticate, unite al mutamento del metodo di lavoro, si riveleranno la carta vincente per le aziende Botto. Negli anni ottanta, intuendo l’importanza di completare il ciclo tessile creando un pool di aziende in sinergia, nasce il Gruppo Botto (sciolto a fine 2009) che nel tempo è arrivato ad occupare anche 1.000 dipendenti. Infatti, alla storica realtà del Lanificio Botto Giuseppe, che già deteneva la Pettinature lane di Romagnano Sesia, si aggiunsero la Filatura Botto Poala di Lesiona, il Maglificio Boglietti di Ponderano e la Cascami Seta (fondata nel 1872, azienda nel settore dei filati di seta). Oggi il Lanificio di Valle Mosso, compreso lo stabilimento in provincia di Udine, si occupa della progettazione, realizzazione e commercializzazione di tessuti e Jersej per donna, per uomo, in pura lana e misti lana con altre fibre nobili e filati di maglieria, aguglieria e tessitura; di recente è inoltre nata una divisione accessori. Estrema attenzione viene dedicata alle materie prime impiegate: lane finissime, cashmere, seta, lino e cotone, su cui si innesta la ricerca per ottenere mischie nuove, effetti sofisticati, mani imprevedibili. Il ciclo produttivo è integrato e sviluppato verticalmente a partire dalla fase di lavorazione di filatura, a seguire poi quelle di tintoria, ordinatura e finissaggio sulla base di 2/3 turni di lavoro giornalieri occupando oggi 300 dipendenti. Il fatturato ammonta a oltre 50 milioni di Euro. Tale fatturato viene sviluppato verso una clientela di aziende confezioniste del capo di abbigliamento finito nonché importanti “griffe” della moda e collocato in Italia per il 35% circa mentre il restante 65% circa all’estero (Paesi UE, Stati Uniti, Giappone, Corea, Cina). La filosofia dell’azienda è ancora quella di un secolo fa, solo adattata ai tempi e situazioni diverse. Prima di tutto il concetto di qualità legato alla tradizione; poi moderne tecnologie, investimenti in risorse umane, mezzi e grande ricerca sul prodotto, per essere sempre al passo con le esigenze dell’uomo e della donna moderni. L’azienda partecipa alle più importanti fiere di settore (Milano Unica Cina, Ideabiella, Première Vision, Pitti Filati), il tutto per creare un marchio di stile e qualità riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.